1. Nel cesso di un autogrill


    Data: 13/10/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Key7, Fonte: EroticiRacconti

    ... nonna o della mia prozia”.
    
    Sgrana gli occhi “ti prego dimmi che ti fai anche loro”.
    
    “Ovvio che me le faccio. Da sole o assieme, davanti e didietro. Appena posso passare dal loro paesello arrivò già in tiro e con l’idea di svuotarmi fino al midollo. Ho vissuto con loro per un po’ di tempo e, ti assicuro, meglio che vivere in un film porno”.
    
    “Io.... ecco.... insomma non lo dico in giro perché molti non capirebbero ma mi sono fatto anche mia nonna di 70 anni”.
    
    “Fantastico. La mia ne ha 72 pensa...”.
    
    “Sai lei ci ha beccati con la zia di cui ti dicevo e si è aggiunta ai giochi” mi spiega.
    
    “Così ti sei fatto una bella doppia con madre e figlia...” rido io.
    
    “È no purtroppo la nonna è madre di mio padre mentre la zia è sorella di mia madre però ci sono state lo stesso. Nonna, zia, io e Claudio. Per ora l’abbiamo fatto solo una volta perché i nonni vivono nel Lazio e li vediamo solo per le feste però, ti giuro che non vedo l’ora sia Pasqua per rifarlo. Siamo tutti invitati giù da loro e ti assicuro che mi sono già toccato non so quante volte immaginandomi cosa potrò fare a nonna”.
    
    Sorrido. “Lo immagino. Quindi ti fai la zia, ogni tanto ti fai impalmare dal cugino e quando capita apri la ...
    ... nonna come una cozza. Bravo mi stai facendo eccitare di nuovo lo sai?”.
    
    “E lo dici a me. Mi sembra di avere una banana nei pantaloni” e prendendomi la mano se la poggia secca sulla sua erezione.
    
    Dietro all’autogrill c’è l’area di sosta per i camion e di fianco un piccolo boschetto. Abbiamo spostato la mia station wagon e ne abbiamo approfittato.
    
    Andrea si è chinato sul cofano, ha strappato il nylon al punto giusto e mi ha offerto il suo bel culetto. Io l’ho preso senza complimenti. Ha fatto un piccolo urlo anche se era già parecchio aperto e poi ha iniziato a godere come una troia. Io tendo lo per i fianchi con le mani che si strofinavano sul nylon l’ho inculato senza pietà fino a che non gli ho fatto un clistere di sperma da paura.
    
    Lui ha gradito e col cazzo duro ed eccitato per la sodomizzzione mi ha preso allo stesso modo inculandomi ben bene e vendono dentro con foga mentre io beato gli dicevo “caro mio noi dobbiamo restare amici... siamo troppo affini”.
    
    “O si, o si, contaci pure bel toblerone mio” ha annuito lui mentre mi veniva dentro fino all’ultima goccia.
    
    Ogni tanto ho guardato l’ora. Si certo avrei fatto tardi al mio appuntamento a Pisa ma, in fondo, ne era ben valsa la pena. 
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