1. La mia esperienza con una coppia cuckold - capitolo 40


    Data: 13/10/2021, Categorie: Tradimenti Autore: jojojos, Fonte: Annunci69

    ... davvero una pazza scatenata. Mi alzai in piedi sul bordo del letto riprendendo ad incularla ancora più forte, chiuse le gambe unendole per far stringere meglio il buco, in quel modo l’attrito del cazzo che la penetrava lo sentiva in maniera davvero devastante.
    
    - “Mi stai facendo malissimo tesoro, non ti fermare ti prego sto venendo!”.
    
    Bastarono pochi altri colpi per farle avere un orgasmo intensissimo, squirtò sulle lenzuola in maniera abbondante, lo sfilai scendendo dal letto, si girò, si sedette sul bordo e me lo prese in bocca con foga, intanto continuava ad ansimare sgrillettandosi il clitoride, stavo per esplodere, lo intuì, cominciò a segarlo direzionandolo verso la bocca aperta, appena partì il primo schizzo se lo conficcò il gola lasciandolo sborrare senza estrarlo, lo sperma la fece tossire ma nemmeno quello la convinse a desistere, ingoiò a fatica per poi succhiarlo a lungo, passava il pollice lungo il canale per farlo risalire fino all’ultima goccia, era soddisfatta, si vedeva chiaramente quanto le fosse piaciuto, guardò verso il marito e gli sussurrò:
    
    - “Così si fa godere una donna…”.
    
    Quando si alzò notai del sangue sulle lenzuola, la guardai e dissi:
    
    - “Simona perdi sangue?”.
    
    Guardò con distacco verso le macchie, mi baciò teneramente e sussurrò:
    
    - “Lo immaginavo tesoro, non ti preoccupare, mi hai spaccato il culo oggi, credo sia normale che perda un po’ di sangue, non è niente…”;
    
    - “Ok, contenta te…”;
    
    - “Sono molto contenta, ...
    ... grazie…”.
    
    Passammo la giornata in spiaggia, le vacanze erano ormai finite, era successo davvero di tutto in quei 15 giorni.
    
    Il momento in cui si rifanno le valigie un po’ di tristezza compare sempre, il pensiero di tornare al lavoro non mi attirava un granché, però avevo voglia di rivedere i miei genitori, i colleghi e gli amici, in un angolo dei miei pensieri c’era anche Roberta, ero curioso di scoprire se la mia assenza l’aveva raffreddata, oppure era sempre convinta di voler essere la mia compagna di giochi. Era stata di parola, non mi aveva mai telefonato e nemmeno mi aveva inviato messaggi, proprio come le avevo chiesto, restava da capire se aveva semplicemente resistito, oppure se aveva perso interesse nei miei confronti.
    
    La mattina successiva ci svegliammo verso le 9,00 e dopo aver fatto colazione aspettammo il bus navetta che ci avrebbe portato all’aeroporto, il volo era in orario perfetto ed atterrammo in Italia verso le due del pomeriggio. Pranzammo in un ristorante sulla strada ed arrivammo a casa verso le 16, io e Simona andammo a salutare i miei genitori mentre Paolo ripartì subito per tornarsene alla loro abitazione, il giorno successivo avrebbe ricominciato a lavorare, io invece mi ero preso ancora due giorni di ferie e sarei rientrato il mercoledì.
    
    La serata la passammo al bar, era bello rivedere gli amici, raccontarsi come erano andate le ferie e farsi una bevuta con loro. Incontrammo Marco e Sabrina, poi verso le 22,00 arrivò anche Roberta, ci salutammo ...
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