1. The gift: Episodio 3 Bebkasha


    Data: 12/10/2021, Categorie: Sentimentali Autore: PabloN, Fonte: EroticiRacconti

    Chiara versa il vino nei bicchieri. È pensierosa, percepisco la sua tensione dalla contrazione dei muscoli del braccio e dal lieve tremolio che le scuote la mano.
    
    Cerca di alleggerire il clima con una battuta.
    
    “Beh alla fine mi è andata bene no?”
    
    “Che vuoi dire?”
    
    “Hai vinto la scommessa e invece di pagarti il ristorante me la sono pure fatta preparare da te!”
    
    Sorrido
    
    “Vero! Ma io non dimentico, lo sai. Una cena me la devi ancora”
    
    Mi porge il bicchiere senza guardarmi e si va a sedere. Un lungo sospiro, quasi a prendere tutto il fiato di cui ha bisogno, e la discesa verso l’abisso ha inizio.
    
    “Beppe..da quanti anni ci conosciamo noi due?
    
    “Venticinque”
    
    “Cosi tanti?”
    
    “Eh si. Avevo cinque anni e tu quattro quando venisti ad abitare nel mio condominio. La tua presentazione fu una linguaccia colossale! Tua madre ti fece una ramanzina ma tu niente, tenesti la posizione. Eri fatta così, e lo sei ancora oggi.”
    
    “Sai che non ricordavo tutto questo? Se dovessi perdere la memoria ti nominerei suo vicario!”
    
    Ridemmo. Poi mi feci serio, la guardai negli occhi e le dissi.
    
    “Chiara, perché siamo qui? Non certo per ricordare i bei tempi andati. “
    
    “No..in effetti no. Ti ho chiesto di venire perché devo dirti…chiederti..qualcosa che non so come chiedere..”
    
    Mio Dio, ti prego…non di nuovo! Cosa ha questo posto? È qui che devo espiare ogni peccato passato e futuro?
    
    Taccio, in attesa della pugnalata
    
    “Ti ho mai detto che io e Luisa vorremmo un ...
    ... bambino?”
    
    “No, non me lo hai detto”
    
    “È da un po’ che ne parliamo. Dopo cinque anni (quattro anni, 10 mesi e sei giorni Chiara..bisestili esclusi) sentiamo che è il momento di avere una famiglia. Noi già ci sentiamo tale, ma sentiamo anche il desiderio di avere un bambino. Abbiamo trent’anni, ci amiamo (il coltello entra..primo dolore) e abbiamo un lavoro stabile che ci soddisfa. Ci sembra che ci sia tutto quello che ci vuole”
    
    Quasi tutto, penso io. Ma non mi fa onore questo pensiero e lo scacciò giù da dove è venuto.
    
    “Almeno..quasi tutto..”. Beh, in fondo non era solo un pensiero mio, il senso di colpa si allevia.
    
    “Siamo due donne e, ovviamente, non è previsto dalla natura che due donne possano avere bambini..” Si ferma per un attimo, come a coagulare i pensieri prima di proseguire
    
    “Certo, oggi ci sono alternative..”
    
    “Beh si, lo sapete meglio di me. Siete due medici! Potreste provare con l’inseminazione artificiale no?”
    
    L’idea del corpo di Chiara indagato, valutato, spinto artificialmente ad ovulare e poi violato dai medici mi da un dolore ancora più acuto. Per non parlare di quell’anonima provetta contenente il seme. Come un innesto di rose, un esperimento senza anima. Scaccio il pensiero.
    
    “Ci abbiamo pensato si. Ma vorremmo che questo bambino nascesse da un atto d’amore, non dal gelido incontro di uno spermatozoo e di una cellula uovo in un asettico e sterile laboratorio. Se non si potesse altro allora, forse, accetteremmo anche questo.”
    
    In qualche ...
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