1. Accadde in Sicilia (la mutanda del dovere)


    Data: 12/10/2021, Categorie: Etero Autore: giammilluccu, Fonte: EroticiRacconti

    ... con grande sorpresa di Rusina che pensava che iniziasse direttamente dalla fica o dai seni.- Lentamente dai piedi risalì, sempre leccando, lungo le cosce, si fermò sul cuscino di peli, e con disappunto di Rusina, risalì verso l'ombelico e quindi sui seni.- Rusina sempre più eccitata, protese le mammelle verso quella bocca vorace e quella lingua che le stava dando quelle stupende sensazioni e che si spostò verso il collo e quindi sulla bocca, dove trovò la lingua di Rusina in fremente attesa.- Mentre si baciavano, le mani dello zio erano impegnate a palparle i seni e a tormentare i capezzoli, che erano diventati supersensibili.- Lo zio iniziò il percorso inverso, spostando la lingua sulle orecchie e sulle ascelle, incuriosendo Rusina nel sentire che anche da lì le pervenivano sensazioni che, dopo un solletico iniziale, aumentavano sempre di più la sua eccitazione, quindi senza mai staccare la lingua si spostò sul seno, sull'ombelico e quindi sulla fica impossessandosi del suo clitoride.- Bastarono pochi colpetti di lingua sul suo bottoncino e Rusina fu costretta a mettersi una mano in bocca per reprimere un urlo di godimento per lo squassante orgasmo raggiunto.- Lo zio continuò a baciarla e a leccarla facendola girare e affondando la sua bocca su quel forellino grinzoso e palpitante, finchè Rusina godette ancora e invitò lo zio a smettere.- Rusina si rese conto che lo zio pur anziano, forse aveva sessantanni, era un amatore eccezionale e gli chiese come mai non desse sfogo ...
    ... alle sue voglie con la moglie.- Lo zio Simone si mise a ridere, ma con una risata amara, e, sedendosi sul letto raccontò a Rusina che si era sposato in età avanzata, con un matrimonio combinato, con Benedetta, la quale aveva vissuto quasi tutta la sua vita in un convento.- La prima notte di nozze aveva trovato Benedetta già coricata, con una sottoveste abbottonata fino al collo, rialzata sulla pancia e con un paio di mutandoni che avevano sul davanti una toppa, che ribaltata, dopo aver sciolto due laccetti, lasciava intravedere una porzione di fica (le cosiddette mutande del dovere).- Le parole d'amore e di godimento che erano uscite dalla bocca di Benedetta erano state “non lo fò per piacere mio ma per fare un piacere a Dio”.- Nemmeno lo zio Simone si era reso conto come fosse riuscito a mettere incinta Benedetta, in tutti quegli anni mai l'aveva vista nuda e si potevano contare sulle dita le volte in cui avevano fatto l'amore.- Potere vedere, baciare, e toccare quel corpo voluttuoso che Rusina esponeva con voluttuosa abilità, gratificava lo Zio Simone ma non il suo cazzo, per cui chiese a Rusina se potesse masturbarsi mentre la osservava e toccava.- Rusina che non vedeva l'ora di vedere quel cazzo, rimase meravigliata dalle dimensioni del cazzo e specialmente dalla cappella che come una prugna matura, sembrava esplodere da un momento all'altra.- Ormai ogni notte lo zio Simone era in attesa nella stanzetta di Rusina, la quale iniziò a volergli toccare il cazzo, quindi a ...