La sexy poliziotta - Racconti Erotici

La sexy poliziotta

... Cosa faccio, parlo? Beh, non ho poi molto da perdere. Non so perché ma il boss, da un paio di settimane, si è convinto che io abbia già tradito, per questo dormo nei motel, uno diverso ogni giorno. Quindi, ora, tanto vale parlare davvero.

“OK, OK, vi racconto tutto. Non ho voglia di andare in prigione”.

“Bravo ragazzo – dice lei togliendomi il dito dal culo – allora meriti un premio!”.

“Lascialo andare”, dice al collega, che finalmente si stacca dalle mie spalle e va a sedersi su una poltrona della camera. “E tu girati – dice a me alzandosi dalle mie gambe – fammi vedere anche l’altro lato”.

Io rotolo sul fianco destro e mi metto a pancia in altro, mostrandole l’uccello mezzo in tiro per quel massaggio rude ma non così sgradevole.

“Ma guada cosa abbiamo qui!”, esclama e subito si inginocchia sul letto, prendendolo direttamente in bocca. Con le labbra abbassa la pelle del prepuzio e poi con la lingua segue attentamente tutto il bordo della cappella, che si sta gonfiando molto velocemente.

Ho notato prima che ha una bocca bellissima e adesso sentirmela sul cazzo duro è fantastico. Con la mano destra mi prende le palle, che tengo sempre ben depilate, e comincia ad accarezzarle, un vero piacere!

Il collega intanto si gode la scena e con la destra si accarezza l’uccello, ancora sotto i pantaloni. Io adesso vorrei spogliarla e scoparmela per bene, ma ho sempre le mani bloccate dietro la schiena. Allora chiedo di liberarmi, ma lei risponde con un secco “Stai ...

... zitto!” e subito smette di succhiamelo.

Si avvina al collega e, porgendogli la mano, lo invita ad alzarsi. I due si baciano appassionatamente, si spogliano a vicenda e poi lei si inginocchia e comincia a succhiarglielo per bene. Ora sono io a godermi la scena e vorrei menarmelo un po’, ma con le mani dietro la schiena come si fa?

Lei si accomoda sulla poltrona dove prima c’era lui, spalanca le gambe e adesso è il collega ad inginocchiarsi per leccarle con passione la figa ben depilata. Dopo qualche minuto lei cambia posizione: sempre sulla poltrona si mette a pecora e lui le infila da dietro il suo cazzo, ad essere sinceri piuttosto grosso. Da come è entrato facilmente penso abbia usato il canale principale, ma non posso esserne sicuro. In ogni caso guardare senza partecipare e senza nemmeno potermi fare una sega non è il massimo e quindi chiedo se il premio non era per me.

Lui si sfila e mi punta addosso il su cazzone, lucido degli umori della collega. Io comincio a temere di aver fatto la domanda sbagliata, ma per fortuna lei risponde “Hai ragione… - si alza dalla poltrona e prosegue – Togliti dal letto”.

Il poliziotto, che evidentemente conosce bene i suoi gusti, si sdraia sul letto col palo rivolto al soffitto. Lei ci monta sopra, se lo infila e comincia lentamente a ondeggiare le anche. Poi mi invita ad avvicinarmi, io mi inginocchio sul letto e lei riprende a succhiarmelo, facendomi davvero impazzire.

Poi si stacca, si lecca una mano e se la passa sul ...