1. Il personal trainer di mia figlia – Capitolo 8


    Data: 12/10/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: duke69, Fonte: EroticiRacconti

    Ce la prendemmo comoda, e dopo avere consumato un pasto leggero e aver gustato un buon caffè ci avviammo verso il suo appartamento. Salita in macchina ripresi a spompinarlo: quanto mi piaceva! Non avevo più freni inibitori.
    
    “Piano troia! Lo so che ti piace la sborra, ma te lo devi godere fino a tarda sera”
    
    Continuai a servirlo anche in ascensore, Bruno abitava nell’attico di una palazzina di otto piani: si fermava ad ogni piano esigendo che continuassi a spompinarlo anche all’apertura delle porte. Fortunatamente non incontrammo nessuno e arrivati all’ottavo piano mi ordinò di rimanere in ginocchio e di muovermi a quattro zampe:
    
    “Continua a riempirti la bocca nel pianerottolo, anzi voglio mettermi comodo nelle scale. Ingoialo bene troia, voglio sentirlo costantemente nella tua gola e …fai il massimo silenzio perché in questo piano c’è un secondo appartamento e non voglio sputtanarmi!”.
    
    Dopo una decina di minuti, disse che era il momento di entrare in casa:
    
    “Basta così puttana! Ci sai proprio fare con la bocca…ancora un po’ e ti riempivo lo stomaco. Ora togliti gli stracci che hai addosso: nel mio appartamento dovrai stare completamente nuda!”
    
    Levai la t-shirt giallo fosforescente, i pantaloni corti da ginnastica e le scarpe da tennis, mentre Bruno rimase in tuta da ginnastica che però tenne abbassata con l’uccello in piena vista. Arrivati alla soglia di casa, infilò le chiavi nella toppa e aprì. Lui entrò per primo e io lo seguii: l’atrio di ingresso era ...
    ... ampio e luminoso, tutti gli interni erano in marmo e pietra mentre il pavimento era in parquet; si trattava di un appartamento grande, lussuoso e confortevole. Dopo poco tempo che aveva chiuso la porta cominciai a sentire dei rumori metallici provenire da quella che sembrava la cucina. Inizialmente, pensai potesse trattarsi di un cane, ma poi lo guardai un po’ intimorita pensando potesse essere Monica: Bruno sorrideva, mentre io ero già in preda al terrore quando dalla porta della cucina sbucò nell’andito una giovane ragazza che si muoveva a quattro zampe, completamente nuda, con un collare al collo e una catena ad esso collegata e che veniva trascinata per terra.
    
    “Barbara, ti presento Natalia, che si può definire la domestica di casa e …mia schiava personale. E’ una ricercatrice all’Università e quando termina di lavorare passa il suo tempo qui nel mio appartamento servendomi in modo completo. Ovviamente, da come puoi vedere e sicuramente immaginare non svolge solo le faccende di casa ma soddisfa ogni mio vizio e capriccio: e quando dico OGNI intendo proprio tutto!”
    
    “Ciao Natalia!”
    
    “No, non devi salutarla! Se tu rappresenti il mio zerbino, lei si trova ancora più in basso! Natalia, saluta Barbara come ti ho insegnato”
    
    “Buongiorno Signora Barbara, troia del padrone!”
    
    Ecco la sorpresa! Ed effettivamente ero sorpresa e un po’ frastornata. Natalia aveva 25 anni, era alta circa 160cm, con capelli castani a caschetto e un viso angelico, occhi chiari naso leggermente a ...
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