1. Eneide Postmoderno-Del ricordo di Janus


    Data: 12/10/2021, Categorie: Erotici Racconti Etero Tradimenti Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... domandai.-.-Li bruciano. Come noi offrono al Traghettatore monete di rame, offerte di cibo e le armi del morto vengon date al parente più prossimo. Da quel lato non sono diversi da noi che li generammo.-, rispose Janus. Il sacerdote annuì. -Continua.-, lo esortò.
    
    -Il giorno successivo fui di nuovo in prima linea e la vidi. Sparai ma con l’agilità prodigiosa di cui loro son capaci, schivò il colpo che abbatté un suo compagno dietro. Mi cercò con gli occhi di nuovo, come a voler onorare la tacita promessa di prima. Non mi nascosi. Sparai di nuovo e lei piroettò con la grazia di una danzatrice, il mio colpo perso tra le anonime schiere nemiche.-, raccontò l’Esule, -Ancora, le sue lame fecero scempio di tre dei nostri prodi soldati. Notai che essa doveva essere un capo, poiché gli altri Cimanei la seguivano con foga, persino morendo per proteggerla.-. Asteius si strofinò il mento pensosamente.-Questo mi é nuovo: non credevo che essi contemplassero la lealtà o l’organizzazione gerarchica. Li ho sempre reputati un’orda di decerebrati privi d’onore o intelletto.-, disse.-Quanto a suo tempo anch’io li vidi così, ma tali non erano, o sommo indovino!-, lamentò Janus.-Essi erano intelligenti, onorevoli a loro modo ma soprattuto scaltri e capaci. L’odio che tributavamo loro era dovuto alla ferocia, ma ci accecò impedendoci di vederne la furbizia, a me per primo.-. L’Esule sospirò, cacciando il desiderio di fermarsi, di non ricordare oltre.-E cosa accadde quel giorno?-, chiese ...
    ... Asteius.-Ancora c’incontrammo in duello. Lei mi squarciò il fiancale, la punta della sua lame intaccò la mia coscia. Io le trapassai un braccio. Perse una delle sue lame. Mi tirò una testata, pratica barbara ma efficace. Mi ritrassi. Fummo separati dai nostri combattenti. Non la rividi più per il resto della pugna, quel giorno. Perdemmo pochi uomini ma avemmo anche un sacco di feriti. Quando, alla riunione dei Conestabili e dei Milites parlai del mio sospetto che i Cimanei fossero ben più scaltri del previsto, fui ignorato e deriso, sebbene lodato per l’essere sopravvissuto contro quella guerriera. Fui congedato e fu ben rapida la decisione di continuare la difesa ad oltranza, anzi, finanche di tentare un attacco.-, Asteius fissò Janus con stupore.-Ma… attaccare i Cimanei era follia! Essi erano combattenti superbi! E sebbene non usassero le armi che usavamo noi…-, fu interrotto dalla risata triste dell’Esule.-E qui sbagli, o Asteius. Essi non le mostrarono ma quelle armi c’erano eccome!-, esclamò.-Come può essere? Come poterono non farne uso?-, chiese il sacerdote.-O nobile indovino! Non é forse detto che nel mondo e sotto il cielo vi sono artefizi e nascondimenti? Non sono forse le somme verità celate nel profondo?-, chiese Janus, -Al medesimo modo fummo ingannati. Per anni i Cimenei avevano stretto l’assedio senza mostrare che lame e archi e armi barbariche la cui efficacia si confaceva all’immagine che non avevamo di loro sin da quando li esiliammo, sin da quando il conflitto ...
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