1. Il thè nel deserto


    Data: 11/10/2021, Categorie: Lesbo Autore: Easytolove, Fonte: Annunci69

    Prima di ora, l’unica tenda in cui ero stata, era la canadese con cui andavo in vacanza da adolescente.
    
    Dopo quasi quattro ore di fuoristrada, un Cayenne modificato per attraversare il deserto, mi ritrovo in questo mondo per me conturbante, mi sento una principessa araba, in attesa del suo principe.
    
    In effetti è proprio a causa del rampollo di una ricca dinastia, di regnanti arabi, che sono qui, in pieno deserto Omanita, in questa enorme tenda, trasformata in una residenza per reali.
    
    Una spessa coltre di tappeti, adagiati sopra alla sabbia, fa da pavimento, bassi tavolini dorati, con intorno cataste di cuscini variopinti, con cuciture dorate, broccati e tende candide, il sottofondo di una musica arabeggiante, che il mio orecchio esperto ha immediatamente riconosciuto come uno dei migliori tentativi di fondere jazz a suoni orientali.
    
    Dopo il mio arrivo tre ancelle hanno provveduto a lavarmi in una vasca di acqua tiepida, ricoperta di petali di rose.
    
    Poi ho indossato uno splendido abaya finemente ricamato in pura seta, con cuciture in filo dorato, un regalo di benvenuta del principe, quando lo porterò a Mia, impazzirà di gioia.
    
    Una specie di dignitario mi ha accompagnata dove mi incontrerò con il mio interlocutore, a grandi linee penso di aver compreso cosa voglia, la mia fama di maga delle distrazioni finanziarie si è propagata, deve nascondere soldi, rendere invisibili entrate di cui soltanto lui è a conoscenza.
    
    Lo attendo sprofondata in un enorme ...
    ... cuscino rosso, osservo i servitori pronti a esaudire ogni mio comando, mi hanno rifocillata con due vassoi ricolmi, uno di cacciagione stufata in un trionfo di prugne, e spezie, davvero superlativo, e l’altro di dolciumi al miele, pasta di mandorle, datteri e uva del deserto.
    
    Il tutto innaffiato, alla faccia dei divieti, da una bottiglia di Chateau Margoux da qualche migliaio di dollari.
    
    Mi sto godendo il momento, un altro servitore mi ha portato un narghilè già acceso, aspiro la dolcezza del tabacco misto al miele, di solito non fumo, ma in questo contesto mi sembrerebbe un insulto non approfittare.
    
    Finalmente arriva il principe.
    
    I dignitari, i servi e le ancelle scompaiono, restiamo soli.
    
    Mi alzo per accoglierlo, lui si inchina e mi bacia la mano destra, mi inchino anche io, ci sorridiamo, mi fa cenno di sedermi, poi anche lui si accomoda, restiamo per qualche istante a studiarci con lo sguardo.
    
    Indossa un lungo thawb nero, tutto ricamato di filo d’oro, con sopra un bisht più chiaro, anche questo ricamato.
    
    Nessun copricapo, i lunghi riccioli neri scendono fino quasi al collo, la pelle ambrata, gli occhi scuri, il sorriso perfettamente candido, i lineamenti arabeggianti ma regolari, sicuramente mi vuole sedurre, una donna di potere, almeno per i suoi parametri, bionda e occidentale, peccato che a me interessi altro.
    
    “dunque lei sarebbe colei in grado di rendere invisibili alcuni dei miei affari?”
    
    Va subito al dunque, probabilmente sa anche che le sue ...
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