1. Maria, la mia vicina di casa. Un'amante dei clisteri nata


    Data: 11/10/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: Clisterium, Fonte: EroticiRacconti

    ... delle fuoriuscite di liquido.
    
    Maria mi chiese di portare le gambe al petto per introdurre la cannula che entrò benissimo senza bisogno di essere lubrificata.
    
    “Adesso stai attento….t’inietterò lentamente il liquido, come hai visto, ho messo il boccale basso cosi da non provocare troppa pressione. Se sei come me, i primi due litri li assorbirai in men che non si dica…poi ci fermeremo un attimo e ti massaggerò in senso antiorario il ventre , cosi da spingere il contenuto dei tuoi intestini verso l’alto. Poi riprenderemo con un po’ più di pressione, altrimenti il rischio è che tu crei un flusso di ritorno nel boccale che sarebbe oltre che disgustoso anche deleterio perché dovremmo ricominciare tutto da capo, pulendo tutto con la candeggina.
    
    Ai tre litri vedremo come sarai e se saprai continuare…va bene”. Le dissi” si va bene Maria ma fai attenzione che non esca la cannula”.. ”Non ti preoccupare, la terrò inserita bene io….”
    
    In qual momento aprì il rubinetto e il liquido cominciò dolcemente a invadere il mio ventre…. Aveva ragione i primi due litri entrarono in meno di due minuti, anzi le chiesi di non fermarsi e continuare a massaggiare con la mano destra mentre con la sinistra teneva ben salda la cannula in me. Ai tre litri la pregai di fermarsi, i brividi e gli spasmi cominciavano a essere insistenti. Ci fermammo non più di un minuto, poi riprendemmo e Maria a questo punto per distrarmi dai lancinanti dolori cominciò ad accarezzare il mio membro che sembrava dovesse ...
    ... scoppiare….
    
    Concentrato su queste carezze arrivai con mia sorpresa ai quattro litri Maria fermò il flusso dicendomi che ero stato grande e che bastava cosi. Il mio ventre era cosi gonfio che da sdraiato non vedevo più il mio membro che era tra le sapienti mani di Maria. Mentre Maria stava per togliermi la cannula, la bloccai con mano e le domandai quanto ne restasse. Maria rispose poco più di mezzo litro. Le dissi….continuiamo. Sbalordita Maria aprì la chiavetta e alzò il vaso in modo da accelerare questa ultima infusione che si rivelò più dura del previsto. Finita l’ultima goccia, Maria tolse in una frazione di secondo la cannula e inserì il tappo nel mio ano. In quel momento diede due colpi decisi al mio uccello che schizzo tutto il seme su di me e sul telo che ricopriva il divano…
    
    Gonfio come un otre mi lascia scivolare per terra, la mia pancia era cosi dura che non potevo alzarmi dal divano. A quattro zampe sono riuscito ad arrivare indenne in bagno e a sedermi sul water dove tolsi il tappo e rilasciai il contenuto che ci mise un bel venti minuti a uscire.
    
    Quando tornai Maria aveva già tutto ripulito e vedendomi mi prese il viso tra le sue mani e mi baciò di un bacio profondo e mi disse. “Sono stupita e fiera di te. Hai vinto. Non immaginavo tu potessi farcela… è pur vero che sei abituato e ami i clisteri, ma più di quattro litri e mezzo non li tengo neanche io. Solo mia madre e credo mio padre riescono in questa impresa…. Hai diritto a un regalo supplementare.. ...