La vacca - scopata da lockdown - Racconti Erotici

La vacca - scopata da lockdown

Tra divieti, dpcm e coprifuoco notturno le mie scopate si erano ridotte notevolmente. Passavo le mie serate solitarie in chat con qualche troietta auspicando di poterla sfondare appena possibile.

Dopo averla inculata in estate a casa a mare dell'amica, l'avevo persa di vista. Continuava a pubblicare le solite foto da vacca in calore sui social ma , di presenza, la vedevo davvero poco. Ogni tanto le commentavo qualche storia sui social ma lei rispondeva con dei sorrisi sfuggenti. Non capivo se non era rimasta soddisfatta dell'ultima scopata o se avesse trovato di meglio. Probabilmente aveva diversi cazzi che le ronzavano intorno e la presenza a casa del cornuto del marito la limitava sensibilmente nelle sue scappatelle.

Arrivarono le festività natalizie e, in pieno lockdown, le giornate trascorrevano ancora più lente del solito. La voglia di scopare si era fatta sempre più dirompente. Un lunedì mattina, intorno alle dieci, intravidi la sua auto in giro per la città. Ero curioso di rivederla di presenza soprattutto per vedere la sua reazione alle mie occhiate da porco, così cercai di capire i suoi movimenti.

La vidi parcheggiare e ne approfittai per posteggiare la mia auto poco distante da lei. Rimasi in macchina per non farmi vedere mentre la vedevo attraverso lo specchietto retrovisore. Nonostante il freddo vidi le sue gambe scendere giù dall'auto. Era scosciata come sempre, calze e gonna nera e delle scarpe con le zeppe molto alte.

Indossava un maglioncino ...

... che esaltava il suo enorme seno da troia e cappotto corto di pelliccia. La mascherina nera nascondeva il suo viso...il che la rendeva particolarmente sensuale. Chiuse l'auto e inizio a dirigersi verso lo sportello bancomat di una banca.

Scesi dall'auto e, senza farmi notare, iniziai a seguirla. C'era la solita fila al bancomat e lei se ne stava lì con il cellulare in mano. Entrai in un tabacchi vicino da cui la potevo osservare senza essere visto.

Decisi di mandarle un messaggio social proprio in risposta ad una delle sue solite storie. "Perchè non pubblichi una storia in auto con quel ben seno? Questo maglioncino ti sta veramente bene!" - le scrissi. Intanto la vidi parlare con qualcuno che era in fila con lei quando, d'un tratto, vidi scivolare la sua mano nella tasca per riprendere il telefono in mano.

Dopo qualche secondo iniziò a guardarsi intorno come a cercare qualcuno e poi ritornò a giocare con il telefono. "Dove mi hai vista?" mi rispose ed io "Ti sto osservando, non passi certo inosservata vestita in quel modo. Me lo hai fatto diventare duro!". "Ah si? Perché come sono vestita?" rispose lei immediatamente, "Da vera porca! Voglio incularti!" ribattei.

Nel frattempo era arrivato il suo turno al bancomat, rimise il telefono nella tasca del cappotto e aprì la borsa per prendere il portafoglio. Approfittando della sua distrazione, uscì dal tabacchi e iniziai a dirigermi lentamente verso la macchina.

Finito di prelevare la vidi arrivare verso di me. Avevo ...