1. Le conseguenze di una masturbazione


    Data: 10/10/2021, Categorie: Masturbazione Autore: Vandal, Fonte: EroticiRacconti

    Le conseguenze di una masturbazione
    
    I-Risveglio
    
    Adoro l’odore dello sperma la mattina presto. O meglio, adoro masturbarmi di prima mattina. E’ un rito che vado a ripetere da qualche settimana.
    
    Ore 7.00: alza bandiera. Dormo coi boxer, quelli con l’apertura davanti. Così ho modo di vederlo meglio quando apro gli occhi. Senza vantarmi ma, sono orgoglioso dei miei 21 cm di potenza sorgente.
    
    Mi alzo, ciabatto per casa senza curarmi di rinfoderarlo nei boxer. Vado in bagno: lisciatina, dentifricio, spazzolino e dentifricio alla menta, lustrata vigorosa, sciacquo, pulitura del viso. Poi, ancora davanti al water, l’uccello ancora eretto. Assaporo l’attimo, lo afferro, lo accarezzo, incomincio a masturbarmi lentamente, non con forza. Il piacere deve arrivare graduale. Penso ad una donna, me la immagino bionda, giovane, carina, con tette enormi. Immagino le sue tette e i capezzoli scuri che mi graffiano la pelle. Immagino la sua fica non troppo pelosa che vuole mordermi il cazzo. Aumento la velocità ma non stringo. Tenue eccitazione, mi lascio andare contro le piastrelle del bagno. Sono in estasi. La donna della mia illusione mi sta effettuando un pompino. Immagino le sue umide labbra che si dischiudono. Immagino la lingua che stuzzica la punta. Immagino…
    
    Ecco che arriva, quella sensazione, quel solletico. Aumento la velocità in maniera frenetica. Appoggio la mano sinistra alla piastrella e comincio a menarmelo a più non posso. Ecco che si gonfia e risale, lo sento ...
    ... che vuole erompere. Di scatto chiudo la parte superiore del glande, lascio che lo sperma riempia il sacchetto e si gonfi, facendomi bruciare la cappella e spegnendo, in parte, l’ardore che mi pervade. Poi, staccando la mano dalle piastrelle e piegando l’uccello verso il basso, lascio che lo sperma esploda, finalmente, nel suo getto liberatorio.
    
    L’immagine della donna nella mia testa ha la faccia sporca del mio sperma. Ride, si pulisce le labbra, si abbassa per finire il lavoro..
    
    Con la coda dell’occhio percepisco qualcosa. Mi giro verso sinistra e mi accorgo di avere lasciato aperta la finestrella. Una ragazza riccioluta in maglietta e mutandine che mi fissa ad occhi sbarrati,lo spazzolino da denti incastrato in bocca. Mi congelo, incapace di dire e fare qualcosa, rimanendo lì, come un fesso con il cazzo in mano ancora gocciolante. Anche se, come misura è troppo tardiva, mi schiaccio contro il muro piastrellato e scivolo a terra, cercando di non sciogliermi nella vergogna. Ma che coglione. Fare l’esibizionista senza controllare prima che la finestra fosse chiusa o aperta. E la ragazza che mi ha guardato masturbarmi… Avrà pensato che sono un pervertito, un maniaco. Chiamerà la Polizia?
    
    II-Tre fighe
    
    Che culo. La signora sta caricando le borse della spesa nel vano porta bagagli. Ha dei pantaloni stretti a zampa di elefante, un po’ fuori moda, ma con il tessuto perfettamente aderente che mette in risalto un culo da urlo. Indossa abiti vintage, anni settanta, con una ...
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