1. Una moglie matura - La puttana della porta accanto 1^parte


    Data: 09/10/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: M0nia, Fonte: EroticiRacconti

    Naturalmente sono io, Monia, la puttana della porta accanto e vi spiego come e perché.
    
    I precedenti racconti dovrebbero aver già fornito un completo resoconto sulla mia esuberanza sessuale. Ma, all'improvviso, un morbo sconosciuto comincia a mietere vittime ed il panico si diffonde a macchia d'olio.
    
    Il timore d'esser contagiati è forte e fa paura; così per due mesi, forse più, non si esce di casa; ma la mia fica reclamava: a lei non importavano le restrizioni, il distanziamento sociale.
    
    Lei voleva esser chiavata e, a chi rivolgersi se non al marito, il cornuto?
    
    Così, un po' servendosi di cazzi finti, cui non ho mai voluto rinunciare, un po' succhiando quello di mio marito fino a farmi penetrare, sono riuscita a sopperire alla voglia esagerata di cazzo che avevo.
    
    Avevo notato che nell'appartamento di fianco al nostro, erano presenti, da un po' di tempo, due uomini maturi, 40/45 anni, che, saprò poi, venuti in Lombardia per un corso di aggiornamento presso un'industria tessile, erano rimasti bloccati anch'essi per il Covid.
    
    Erano, quindi, lontani dalle mogli e spesso mi capitava di sentirli chiacchierare al telefono, non senza darsi vicendevolmente conforto per la mancanza di sesso che erano costretti a subire.
    
    Questo fatto mi si insinuò nel cervello come un tarlo: i due vicini certamente supplivano alla mancanza di fica, con la masturbazione, ed io, che non riuscivo a calmare la mia, di fica, che desiderava cazzi a iosa.
    
    La mia camera da letto doveva ...
    ... trovarsi proprio a ridosso della loro, se riuscivo a sentirli parlare a telefono; quindi, se e quando, chiavavo con mio marito, loro dovevano per forza sentirmi, anche perché non sono la tipa che scopa in silenzio e, nella libidine del momento, ho sempre avuto un linguaggio piuttosto colorito, sboccato e osceno.
    
    Dichiaravo a mio marito quanto mi piaceva mettergli le corna, che sua moglie non era altro che una puttana di strada, che chiunque potesse scoparsela.
    
    Quello del turpiloquio era anche un mio stratagemma per invogliare i vicini a farsi avanti. Ma quelli.... niente.
    
    Allora, senza perdermi d'animo, dissi a mio marito:
    
    "Ho voglia di scoparmi i vicini; pensi che mi troveranno sufficientemente attraente e puttana?"
    
    Ciò dicendo, mi tolsi la vestaglia sotto la quale ero completamente nuda e lui, tutto contento, disse una sola parola: "Prova".
    
    Era un bel po' che avevo lasciato crescere i peli della fica; egli volle radermeli e così, con la fica perfettamente implume, indossai un perizoma con baby doll e calze nere.
    
    Ancora un colpetto sottile all'arco delle sopracciglia, un ulteriore tocco alle labbra e sono pronta.
    
    Compiaciuta osservo la mia figura che lo specchio riflette fedelmente e mi trovo sufficientemente "troia".
    
    Così agghindata, busso alla porta dei vicini e, con una spudoratezza unica, chiedo se hanno un po' di sale.
    
    Alla vista della puttana della porta accanto, mi fecero entrare e mi condussero direttamente nella camera da letto.
    
    Pensai ...
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