1. Vita di una Regina - L'Harem


    Data: 09/10/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: Jo D’Alaska, Fonte: EroticiRacconti

    «Tuo fratello lascerà il palazzo in pochi giorni, cosa mi suggerisci di fare con il suo harem?» Poso rumorosamente la tazza in ceramica sottile sul tavolo. Per tutta la vita mi ha vietato di avventurarmici e ora mi chiede cosa desidero farne «Vi importa la mia opinione?» Il re, mio padre, si muove sulla sedia «si, Amira» raddrizzo le spalle «non porterà con se le sue concubine?» Mio padre finisce di masticare un pezzo del grande tacchino al centro del tavolo «solo alcune, come dote matrimoniale ne riceverà venti» inarco le sopracciglia «Bene allora, permettetemi di andare a visitarlo» sorride malvagio, come se si aspettasse che lo dicessi «eccellente, ti farà bene imparare l’arte della seduzione. In futuro avrai un marito da soddisfare» stringo le labbra per impedirmi di rispondere. Rimango in silenzio fino a che non si alza e si allontana. Teliah, la mia serva, entra nella stanza e mi si avvicina «Vostra Altezza, per ordine del re devo scortarvi all’harem» quasi mi strozzo con la saliva «Bene Teliah. Andiamo »
    
    Mentre ci dirigiamo all’harem rimango qualche passo indietro alla donna che mi precede, osservo la sua camminata sensuale e femminile e penso a come deve essere la mia. Sicuramente paragonabile a una marcia militare. Sospiro e la donna si volta «Vostra altezza, se mi concedete...» Sussurra «L’arte della seduzione è intrinseca in ognuno di noi, si lasci andare. Le donne sapranno cosa fare e lei imparerà» annuisco decisa. Ci troviamo davanti ai teli azzurri che ...
    ... delimitano l’ingresso dell’harem, due guardie si inchinano al mio passaggio mentre ci passo attraverso. Una grande stanza piena di divani, tavoli da gioco, librerie e donne si apre davanti a me. Le tende sul fondo nascondono le stanze private e l’hammam condiviso. Lentamente le donne mi notano mentre cammino con titubanza. Sono tutte vestite da abiti colorati e ricoperti di gioielli, ne riesco a contare sei, ma so che mio fratello aveva diciassette concubine. Le altre devono essere nel bagno o nelle stanze. Due donne mi si avvicinano subito. Una bionda, dai penetranti occhi azzurri e una scollatura pronunciata in un abito del colore degli occhi, l’altra rossa, con un gran seno che sbuca dall’abito verde chiaro. Si inchinano al mio cospetto «principessa Amira. Che onore che ci concedete presentandovi qui oggi» osservo la donna bionda, che ha parlato «Come vi chiamate?» la donna bionda mi risponde Dilara mentre la rossa Osilde. Mi guardo attorno «Mio fratello lascerà il regno per il suo matrimonio, ho preso la decisione di non scogliere l’harem» guardo le donne pietrificate a guardarmi «Da ora in poi, sarò io la padrona di questo luogo» non mi sfugge l’occhiata eccitata della due donne accanto a me, mi prendono le mani e mi si avvicinano «Avete mai provato l’ebrezza del contatto umano?» Mi chiede Osilda, scuoto lievemente la testa e loro sorridono «sarebbe un privilegio per noi, iniziarvi ai suoi piaceri» annuisco «E sia» loro ridacchiano in modo civettuolo, cosa che sicuramente ...
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