1. Che figli di putt…. mi avete preso per il culo...


    Data: 08/10/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: acquainbocca50, Fonte: Annunci69

    Anna ha motivi eccellenti per essere soddisfatta di come si vede allo specchio. Ha quarantasette anni. Ha avuto due figli ma il suo seno è sodo, la sua pelle è luminosa, i suoi muscoli sono vigorosi come quelli di una ragazzina. I suoi capelli hanno ancora il loro colore naturale. Ci sono alcune rughe intorno agli occhi ma rivelano più un carattere felice e una predisposizione al sorriso, piuttosto che il passare degli anni. Anna è tedesca, di Amburgo, e lo si capisce subito: ha una pelle chiarissima, capelli biondi e occhi azzurri come il cielo. Si è innamorata di Franco, un mio concittadino che lavorava in Germania e l’ha seguito quando lui ha deciso di ritornare nella sua città d’origine per aprire un bar con i sudati risparmi guadagnati in fabbrica. Purtroppo, dopo alcuni anni, Franco si è ammalato di una grave malattia che gli ha fatto perdere la vista ed è stato costretto a chiudere il bar. Quando ho conosciuto Anna, in maniera del tutto fortuita, versava in pessime condizioni economiche: aveva presentato la domanda per la pensione d’invalidità di Franco, ma dopo parecchio tempo erano ancora in attesa. Telefonai a un mio amico che lavora all’INPS per chiedergli se avesse potuto accelerare la pratica. Non so se quella telefonata l'accelerò davvero, fatto sta che in breve tempo Anna ricevette la pensione con gli arretrati. Fu lei ad avvisarmi per telefono e mi disse che suo marito voleva conoscermi per ringraziarmi personalmente. Ci andai il giorno dopo. Bussai alla ...
    ... porta e mi aprì lei. Quello che vidi mi lasciò a bocca aperta. Anna indossava un abito aderente celeste che faceva pendant con i suoi occhi e con un decolleté da brivido che non esagero se dico che le arrivava quasi all’ombelico. Senza darmi il tempo di dire qualcosa, si buttò su di me e mi abbracciò con un tale trasporto da sentire i suoi seni pressare con forza sul mio petto.
    
    “Grazie, meraviglioso uomo” – disse con un sorriso così luminoso che solo le donne sanno darti.
    
    “Di niente “– risposi un po’ impacciato.
    
    “Entra che mio marito vuole ringraziarti di persona.”
    
    Entrammo. Suo marito era seduto su un divano. Portava un paio di lenti scure e, alzandosi, tese le braccia incerte nel tentativo di abbracciarmi. Mi avvicinai a lui e mi strinse forte ringraziandomi più volte. Era un bell’uomo, con lineamenti regolari e un fisico ancora asciutto. Ci sedemmo attorno a un tavolo al centro del quale si trovava una “sacher torte” che Anna aveva preparato per me. Iniziammo a mangiarla e a conversare. Suo marito possedeva una disinvolta parlantina che arricchiva con continui aneddoti e battute che ascoltavo con piacere ed interesse, finché non sentì la mano di lei posarsi sulla mia gamba. Mi irrigidii come una statua di sale. Sebbene sapessi che lui non poteva vedere, ero come paralizzato. La paralisi si trasformò in panico quando la mano di Anna strisciò lungo la mia gamba fermandosi sulla mia patta. Deglutii come se avessi ingoiato un sasso. Con gli occhi provai di farla ...
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