1. Diario di una zia innamorata Cap.2


    Data: 17/05/2018, Categorie: Incesti Autore: LindaLight, Fonte: EroticiRacconti

    ... coperto solo dalla sottile striscia di pizzo rosso del perizoma, chiedendomi se in quel momento mi stesse guardando e se fosse eccitato. Mi piegai furbescamente a 90 per afferrare il telecomando, regalandogli una visione più ampia di ciò che avevo lì dietro e lì sotto.
    
    Raccolsi il telecomando e mi girai verso di lui, porgendogli il telecomando
    
    - “Allora, a te la scelta del film, io vado a mettermi qualcosa addosso” - dissi
    
    Lui alzò la mano e lo afferrò, lasciando leggermente intravedere quella che aveva tutta l’aria di essere una poderosa erezione. Gli passai di fianco e andai in camera, per prima cosa mi infilai una maglietta, poi cercai di decidere cosa mettermi sotto per sembrare abbastanza provocante ma non troppo da insospettire… tuta? Direi di no, gonna? Non ha senso mettersela per un film in casa, jeans? Stessa cosa della gonna, pigiama? Ci può stare se prendo quello giusto. Così presi uno dei miei pantaloncini corti del pigiama e me li infilai in modo che si potessero ben intravedere i glutei. Così uscii e tornai nell’altra stanza, sedendomi sul divano vicino a lui, mentre faceva partire il film. Aveva scelto un film abbastanza leggero, questo ci dava anche l’opportunità di interagire tra noi senza dover fare troppo caso al film in sé, così ogni volta che gli rivolgevo la parola cercavo di toccargli la coscia in modo da farlo sembrare naturale. Ad un certo punto poi, si alzò
    
    - “Senti zia, forse è meglio che io torni a casa per stasera, sono un po’ ...
    ... stanco” -
    
    - “Ma no dai rimani ancora un po’, almeno fino alla fine del film” -
    
    - “No, davvero è che… “
    
    - “Dai che ti costa?”
    
    - “Ascolta zia, so che non lo fai apposta, ma il tuo modo di fare… cioè io non so se riesco… è che…”
    
    - “Ale…” - dissi alzandomi - “… io non ero ubriaca quella sera” -
    
    - “Aspetta ma quindi…”
    
    Lo baciai di scatto senza farlo finire, mi aspettavo che si ritraesse, ma fortunatamente così non fu, poi quando le nostre labbra si lasciarono
    
    - “Zia ma che…” -
    
    - “Shhhh ti prego… solo per questa volta non pensare a nulla” - gli sussurrai mentre lo guardavo negli occhi
    
    Unii di nuovo le mie labbra alle sue e infilai le mani sotto la sua maglia, palpandogli gli addominali e il petto, poi scesi di nuovo, sempre più giù fino ad accarezzargli il pube.
    
    Lo gettai sul divano e lui si abbassò i pantaloni e i boxer, liberando finalmente il suo bel membro, mi inginocchiai di fronte a lui e iniziai a giocare con le sue palle, inumidendomi la mano destra e massaggiandole, per poi iniziare a succhiarle, mentre il suo cazzo già duro diventava ancora più marmoreo. Vederlo in quello stato grazie a me, mi faceva piacere e mi eccitava da matti. Glielo afferro e gli libero la cappella, già bagnata per via del liquido lubrificante che aveva rilasciato per l’eccitazione, per poi prenderlo in bocca iniziando a fargli un pompino. A quanto pare si ricordava di quella sera, poiché poco dopo, come quella volta, mi afferrò la testa e me lo spinse fino in gola, ...