1. Diario di una zia innamorata Cap.2


    Data: 17/05/2018, Categorie: Incesti Autore: LindaLight, Fonte: EroticiRacconti

    Eccomi di nuovo, non pensavo di riuscire a scrivere un capitolo due, o meglio, non pensavo capitasse l’occasione di scriverlo, eppure quell’occasione c’è stata. Ora posso anche dirvi che mio nipote si chiama Alessandro, nello scorso racconto avevo evitato di dirlo, non pensando appunto di poter scrivere un altro capitolo.
    
    Dopo quel sabato sera come vi avevo già detto non successe nulla, lui pensava che io fossi davvero ubriaca e non faceva il minimo accenno alla cosa, evitando anche il mio sguardo alcune volte. Io stessa non sapevo cosa fare, alcuni vostri commenti sotto al primo racconto mi incitavano a farmi avanti, a dirgli cosa provo e che quello successo quel sabato in macchina non era merito del drink, ma bensì merito mio e della mia volontà… ma io avevo paura, come avrebbe accolto la cosa? Del resto sono sua zia, potrebbe anche aver provato piacere da quel pompino in macchina, ma per lui si trattava comunque di un errore dettato dalla mia ubriachezza.
    
    I giorni passavano e io continuavo a masturbarmi pensando a lui e a ciò che era accaduto quella sera. Iniziai però a provocarlo, ad esempio, quando andavo da lui indossavo sempre dei leggings e un perizoma ben visibile sotto, coprendomi il sedere con la maglia solo quando c’erano mio fratello e sua moglie nella stanza.
    
    Comunque nulla di ciò che stavo facendo sembrava scalfire la sua volontà… se si segasse pensando a me per reprimere il suo desiderio non mi è dato saperlo, non ancora almeno, ma mi eccita ...
    ... pensare che fosse così.
    
    Poi ieri, lunedì 15 aprile, lo invitai a venire a casa mia per un film dopo la palestra. Lui all’inizio era titubante e rifiutò più volte cercando di accampare scuse, poi vista la mia insistenza accettò. In fondo avevamo fatto altre volte questi tipi di serate tempo fa, e visti i suoi impegni con l’università e i miei con il lavoro era da tanto che non ne facevamo, così prima di andare in palestra mi fermai a comprare dei preservativi, nella speranza di riuscire nel mio intento e che più tardi potessero servire. Una volta finito di allenarci, lui mi accompagnò e poi andò a casa a farsi una doccia. La stessa cosa feci anche io e, mentre mi lavavo, non riuscii a non pensare cosa sarebbe potuto accadere quella sera, così appena uscita dal bagno mi misi sul letto e iniziai a masturbarmi, finché non sentii il campanello suonare. Era arrivato, ed io ero ancora nuda a masturbarmi, così iniziai a vestirmi; mi infilai il perizoma e stavo per infilarmi i pantaloni, ma mi venne un’idea: andare ad aprire con solo il perizoma semi-trasparente e l’asciugamano a coprirmi il seno, un’idea un po’ pazza, ma quale miglior occasione per farlo?
    
    Così gettai i pantaloni oltre il letto, presi un asciugamano corto che mi avvolsi sotto le braccia e andai ad aprire.
    
    -“Ciao, scusa il mio completo poco ortodosso ma sono da poco uscita dalla doccia”-
    
    -“No ehm… figurati zia, non è un problema”-
    
    -“Dai entra”-
    
    Si sedette sul divano e io mi misi davanti a lui, con il culo ...
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