1. Tra le mie gambe


    Data: 05/10/2021, Categorie: Sentimentali Autore: BlindSpot, Fonte: EroticiRacconti

    Guardo quella triste escrescenza di carne.
    
    Molliccia.
    
    Inutile.
    
    Insulsa.
    
    È parte di me eppure la sento estranea.
    
    La guardo nella luce della sera che entra dalla finestra del balcone. Tagli di ombre e tagli di carne. Maiale. Di una volta. Ormai sembra essere un cotechino bollito senza nemmeno il contorno di lenticchie.
    
    Lo sbattacchio un po’ con le mani. Lo picchio sul piano delle sedia.
    
    Niente.
    
    E pensare che una volta credeva di far scintille. E pensare che una volta era lo scettro del potere, il totem che tutte le bocche desideravano, il vincastro che portava piacere.
    
    E adesso se ne sta lì, a guardare il pavimento, con le sue due compagne che non si degnano nemmeno di sbattacchiare. Olive rinsecchite per un aperitivo triste e solitario.
    
    L’estate dovrebbe essere motivo di gioia e allegria, a me porta sempre un po’ di tristezza. Sicuramente perché non sono più giovane o forse perché sto solo rincoglionendo. Ma vedere il mio uccello che non dà segni di vita non fa che peggiorare la situazione.
    
    Sento mia moglie finire di caricare la lavatrice e tornare in sala. Mi si avvicina. Mi abbraccia da dietro. Sento i suoi seni appoggiarsi alla mia testa.
    
    Siamo nudisti convinti. Appena possiamo andiamo per spiagge naturiste. In casa stiamo nudi, sempre.
    
    Mi guarda e mi sorride. Ha il sorriso più bello del mondo. Cerco di restituirglielo ma ne nasce solo una brutta copia di quel che vorrei.
    
    “Ancora con quella storia?” mi chiede.
    
    Annuisco e abbasso ...
    ... lo sguardo su quel coso che penzola tra le mia gambe. Carla allunga una mano e lo accarezza.
    
    Una volta un gesto del genere sarebbe bastato a farlo scattare sull’attenti in tutta la sua prestanza. Oggi sembra quasi farlo rintanare come una lumaca a cui sono state toccate le antenne.
    
    Avvicina la sua bocca alla mia e mi bacia. Appassionatamente. Come fa sempre. Come fa da sempre. Anche se intristito e sconsolato ricambio tirandola a me.
    
    “Dai che guardiamo un film.” dice.
    
    Ci spostiamo dalla sedia al divano e guardiamo un film.
    
    Passano un paio di giorni. Rientro dal lavoro al solito orario. Mi sento invecchiare in certe routine. Sento che lo spirito ardimentoso che avevo da giovane ormai mi ha abbandonato. Mi sento un vecchio. Ho appena raggiunto i sessanta e già non mi tira più.
    
    Entro in casa e oggi la voce di mia moglie non è sola dentro al telefono. Sento due donne in cucina. Saluto e al tavolo trovo Carla con Edy, nostra amica di sempre. Rimasta vedova sul filo dei cinquanta non si è mai data per inconsolabile. Anzi, con la cospicua eredità lasciatale ha trovato tutti i modi possibili, e qualcuno impossibile, per godere alla memoria del fu Gianfranco.
    
    Sono, come ben si deve alla nostra casa, nude. Le tazzine del caffè. Qualche pasticcino smangiucchiato. Bicchieri d’acqua mezzi pieni.
    
    “Ben tornato, caro.” mi saluta Carla. “Hai visto chi ci è venuto a trovare.”
    
    Sento puzza di bruciato. Qui c’è sotto il suo zampino. Sto al gioco. Saluto Edy, la bacio, ...
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