1. Famiglia di Testimoni di Geova 2


    Data: 17/05/2018, Categorie: Incesti Autore: IncestMan, Fonte: EroticiRacconti

    Arrivò l'ora di coricarci, così ognuno si dirisse verso la propria camera.
    
    Provai più volte ad addormentarmi, ma non ce la feci; alle 2.00 di notte continui gemiti, urla e imprecazioni aleggiavano in casa: mia madre e mio padre stavano facendo sesso in modo alquanto violento e selvaggio ormai da 2 ore; ne avevano di arretrato! Fino a ieri nessuno di noi si era accorto dei loro rapporti sessuali in quanto pieni di limiti e accortezze per non far rumore o non dar nell'occhio. Ormai, però, le cose eran cambiate! Non avevano più limiti nè timori di essere scoperti, percui andavano avanti imperterriti con, oltre al rumore del letto contro il muro, della carne di mio padre che sbatteva violentemente contro quella di mia madre e i gemiti animali, le loro frasi sconce del tipo "sfondami tutta"..."sono la tua troia"..."inculami, bastardo", ecc.
    
    Ovviamente questa situazione non fece altro che eccitarmi, tanto da spararmi 3 seghe con conseguente sborrata contro il lenzuolo, menefreghista delle prove di quanto appena fatto, quando, invece, fino a qualche giorno fa, avrei usato con cura un fazzolettino!
    
    Mi svegliai frastornato e confuso: non mi ero ancora capacitato della "nuova vita".
    
    Ancora in dormiveglia, mi accorsi che il mio cazzo era in tiro e non solo: quando aprii gli occhi, vidi il culo di mia sorella a qualche centimetro dalla faccia: mi stava sbocchinando divinamente!
    
    -"Ben svegliato, porcellino! ho visto le lenzuola bagnate! Anche tu sei venuto nel sentire ...
    ... quella vacca della mamma, vero?...Comunque, le ho strizzate per bene!"- disse mia sorella scostandosi momentaneamente dalla mia asta e facendomi l'occhiolino.- "Non farmi venire, ho fretta! Devo sbrigare delle commissioni"- dissi a malincuore, ma lei non accennò a fermarsi.
    
    Scorsi, attaccata alla porta finestra della mia camera, mia madre in reggiseno e mutande neri: si stava pastrugnando i tettoni, fuoriuscendole dal reggiseno che le comprimevano in modo assurdo.
    
    Ogni tanto si passava la lingua fra i capezzoli, poi, li attaccò al vetro e cominciò a strusciarvisi contro.
    
    Mia sorella, attirata dal rumore, si voltò verso mia madre, portò le mani al volto formando il simbolo della figa, e fece scorrere avanti e indietro, come una serpe, la sua lingua. Un chiaro invito ad una lesbicata! Mia madre rispose passandosi la lingua tra le labbra e leccando il vetro, su e giù, a destra e a sinistra! Io, anche se estremamente eccitato, approfittai della distrazione di mia sorella, per dileguarmi, cambiarmi ed uscire a sbrigare certe commissioni; Ma prima dovevo fare colazione.
    
    Mi dirissi, quindi, in cucina, dove ad attendermi vi erano mia madre, con una vestaglia leggera, e mia sorella, con pantaloncini e t-shirt sportivi. Notai, mentre mia madre cominciò a servirmi la colazione, che si era tolta il reggiseno, lasciando liberi di ballonzolare qua e là i suoi enormi tettoni. Quando poi si piegò per raccogliere una posata caduta per terra, notai che, oltre al reggiseno, si era ...
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