1. CarSex


    Data: 30/09/2021, Categorie: Voyeur Autore: Turbidum, Fonte: EroticiRacconti

    ... punteggiati di tanto in tanto dal rosso delle ultime sigarette della giornata.
    
    Mi voltai e la guardai. Ci eravamo incontrati per la prima volta quasi due anni prima, e da allora, tra alti e bassi, litigi, incazzature, risate, sorrisi, sospiri, litigi, riappacificazioni, non ci eravamo più lasciati. Entrambi impegnati, ci saremo incontrati 3 o 4 volte. E no! Mi spiace deludervi! Mai neanche una scopata! Baci da ustionarsi la lingua...quelli si! Ma il cazzo nella figa...o in qualunque altra fessura...no! Quello no! E non per una questione morale! Figuriamoci! Sempre corna sono! Ma perché Lei non era ancora convinta! Capite? Lei non era convinta! Cazzo le potevo frugare la figa con tre dita...a volte anche quattro! ma per infilarci il cazzo aveva bisogno di una dose supplementare di convinzione! Volete sapere cosa ne penso!? semplicemente si divertiva così! si divertiva a vedermi infilarmi nelle mutande il cazzo ancora duro! sapendo che sarei rimasto in quelle condizioni per ore o giorni! E credo sospettasse che la cosa, in un modo distorto, piacesse anche a me! Figuriamoci!
    
    Mi fissò seria, con gli occhi a fessura, simulando uno sguardo minaccioso
    
    "Entro mezzanotte devo essere a casa! ”
    
    Ecco! questi ultimatum, legittimi per chiunque altro, destabilizzavano il bambino con deficit di attenzione/i che albergava nel mio cuore.
    
    "okokok! tranquilla! Entro mezzanotte sarai di nuovo a casa! ... ancora vergine!”
    
    β€œ Sì...tra le dita dei piedi!” rispose ...
    ... ridendo....
    
    Spostò ancora una volta lo sguardo fuori dal finestrino
    
    "Cazzo! ma qui è pieno di camion!" disse come per dare tregua ai pensieri.
    
    β€œSiamo nel parcheggio di un autogrill ...cosa pensavi di trovare? Un branco di tonni spiaggiati?”
    
    Riuscì finalmente a farla ridere. Mi piaceva il suono della sua risata.
    
    Una radio locale trasmetteva musica jazz che, a bassissimo volume, ammorbidiva la tensione dell'abitacolo. La luce intensa dell'equalizzatore dello stereo, un po' datato e un po' tamarro, le illuminava il volto conferendole un'aria un po' spettrale, ma nel complesso dolcissima.
    
    Continuava a fissare fuori. Attirata come me dalle luci delle sigarette all'interno degli abitacoli. Corrucciò la fronte.
    
    "Ma ci vedono?"
    
    "Può darsi!" sorrisi
    
    La fissai e, forzandola dolcemente, la tirai a me. Aveva le labbra freddissime, distese in un sorriso ancora nervoso, dopo un attimo di resistenza si sciolse sulle mie, in un bacio lungo, morbido e liberatorio. Ci abbracciamo stretti e continuammo a limonare come due ragazzini. Mi mise una mano sul petto, si allontanò un istante, prese un attimo fiato fissandomi negli occhi per poi rituffarsi sul mio viso.
    
    "Ancora agitata?"
    
    "Un po' meno! .. non lo so!"
    
    "Pentita?"
    
    Sembrò rifletterci una frazione di secondo
    
    "No! ...e per cosa poi?”
    
    β€œÈ quello che dico io!! Eccheccazzo!” risposi con tutto il sarcasmo che avevo.
    
    Le morsi le labbra, la mano sui bottoni del cappotto. Uno dopo l'altro. La aiutai a sfilarlo, le mie mani ...