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Stasera scrivo
Data: 28/09/2021, Categorie: Masturbazione Autore: BlindSpot, Fonte: EroticiRacconti
Stasera scrivo. Moglie e figlia al mare dalla nonna. Due giorni di libertà assoluta. E stasera scrivo. In libertà. Nudo. Con l’uccello libero di penzolare sulla sedia. Dalla finestra entra una brezza rinfrescante. Faccio un bel respiro e lascio che l’immaginazione corra. Lascio che i ricordi si affollino in me e si mischino alle mie fantasie. Ricordo una ragazza, tanti anni fa. Il suo seno e il suo fiorellino coperto di peluria. Adorava farsi sditalinare e le piaceva succhiarmi fino a farmi venire due o tre volte. Me la immagino ora, con tre figli al seguito, sformata, che si fa sbattere da bidello della scuola nello sgabuzzino delle scope. Fantasia idiota. E poi mi ricordo la prima sega ricevuta. A casa mia. Sdraiati sul divano. Petting pesante. Lei che continua da almeno un’ora ad accarezzarmi e farsi accarezzare. Cazzo, non resisto più e mi riempio il torace di sborra calda. Lei la vedo ancora. Sposata. Ogni volta che la guardo negli occhi me la vedo con le mani sul mio cazzo gonfio e rosso. Gli anni scorrono veloci. La prima che mi ha leccato il buco del culo. Non avrei mai pensato che mi sarebbe piaciuto. Mi ha messo le mani sotto le ginocchia e ha iniziato a lavorarmi con la lingua. “Sei un gran porcellino.” mi ha detto. Non ero ancora avvezzo ai piaceri anali. Adesso me la immagino che indossa uno strap-on fucsia e mi chiava come una forsennata menandomi il cazzo fino a farmi venire. Fantasia che poi si è realizzata ...
... in una stanza a picco sul lago. Lei una distinta direttrice di banca. Una vita in tailleur e comportamento posato, ma una furia tra le lenzuola. Aveva una valigia piena di attrezzi di piacere. Uomini e donne. Non faceva differenza. L’importante era che si godesse. Ho provato le piume. Ho provato le pinze. Mi ha montato e s’è fatta montare. Legati. Bendati. Un’esperienza sensoriale completa. Conoscenze. Amicizie. Fantasie. I passi verso l’oblio dei sensi sono piccoli ma inesorabili. Capire che mi piaceva anche il cazzo, vero e non solo quello di gomma. Succhiare una bella verga dura, calda, profumata di uomo. Leccare un buco di culo peloso. Sapere che prima o poi te lo prenderai dietro, che prima o poi ti sborrerà in faccia. Mastrubare. Stringere quelle bella palle gonfie di un piacere che vedrai esplodere. Anche io come la Direttrice faccio poca differenza tra uomo, donna o transgender. L’importante è che si goda. Ho sempre evitato quelli che godono senza pensare agli altri. Non lo so. Li vedo subito. E li evito. E allora mi ricordo del magico pompino che mi ha fatto quella trans. Il miglior chinotto mai ricevuto. Penso di essere venuto per 25 minuti continuativi. E appena fuori dalla bocca ero ancora duro come il marmo. Lei si è aperta a pecora sul divano e me la sono cavalcata fino allo sfinimento. Il bello è che finito io, lei era baldanzosa. Il suo scuro boa voleva a tutti i costi trovare una tana. Nel mio culetto. Ragazzi… che sleppa! In mezzo a ...