1. Sex 12 E-spiare


    Data: 27/09/2021, Categorie: Voyeur Autore: Miss, Fonte: EroticiRacconti

    "Ahahahah non ci posso credere che hai sognato di scoparti tuo zio!", rise Bea affondando la forchetta nel primo involtino, bottino di guerra del suo ritorno a casa per pasqua.
    
    "Uh, ma sono buonissimi!", commento Dada masticando, "li fa tua mamma?... Che ti devo dire? Ho sempre pensato che fosse un bell'uomo ma... così non mi era presa mai. E poi con tutti quei dettagli! Pensa che io i sogni non li ricordo mai...".
    
    "Che tipo di dettagli?", domandò Bea con un sorriso malizioso.
    
    "... mmm, sorvoliamo, dettagli di una certa profondità, diciamo. E te? Come è andata con Ric?".
    
    Bea sorrise e la guardò. Per un attimo si chiese fino a che punto potesse spingersi, poi valutò che il fatto di averle leccato la figa e averla fatta godere come una maiala le consentiva una confidenza con Dada che non aveva avuto con nessun altra amica.
    
    "Sai, mi fa ridere che tu pensassi che ero una suora, non lo sono...". "Eh, me ne sono accorta...". "Però non sono mai stata con nessuno ciò che riesco a essere con Riccardo, è come se mi avesse acceso un interruttore dentro... scusa se sono sfacciata".
    
    "Non ti fare problemi... in che senso dicevi?", chiese Dada.
    
    "Eh, per esempio, c'è stato un momento in cui ha preso queste manette e mi ha legata ai tubi del riscaldamento sul soffitto. Stavo scomodissima... le braccia sempre in alto, non dico sulla punta dei piedi ma quasi... e se provavo a mollare mi facevano male i polsi. Mica cinque minuti, eh! Un paio d'ore se non di più! Bendata, ...
    ... poi. E lui? Sai che faceva? Quello che gli pareva. Mi guardava, mi ignorava, non lo so... gli parlavo e non rispondeva, a un certo punto è addirittura uscito... non sapevo cosa facesse, sentivo solo qualche rumore ogni tanto, il telefono... dopo un po' mi sono sentita un oggetto, un soprammobile, l'esatto contrario di quando vuoi che un ragazzo ti desideri, ed è stato in quel momento che, sdeng!, mi sono eccitata da matti, colavo...".
    
    "Non capisco, non ti ha scopata?", domandò Dada.
    
    "Oh sì, ma anche... altro. Come quando l'ho sentito vicino a me che mi diceva che si stava facendo una sega guardandomi e un attimo dopo il caldo della sborra sulla pancia, a momenti vengo per quello, ma a momenti vengo anche quando mi ha preso le tette in mano o quando mi ha passato quel cavolo di vibratore sulla schiena... no, dico, la schiena... poi sì, mi ha pure scopata e ti assicuro che non si è fatto mancare nulla, mi faceva anche male, ero un incendio là sotto, ma lui diceva che ero sua e che faceva quel che voleva".
    
    "Scusa Bea, non capisco dove è il piacere, ti faceva pure male...", domandò Dada parecchio perplessa.
    
    "Il piacere è che lo faceva lui, Dada. Capisci? Te l’ho detto, non sono mai stata una suora come pensavi te ma non mi sono mai sentita così puttana, e con lui lo sono perché mi sento solo sua e lui è solo mio, non è il tipo che scopa in giro, me l'ha detto. E’ mio, è solo mio! E vuole me, solo me! E sono pronta a lasciarmi andare completamente. No, anzi, non pronta, ...
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