1. Silvia e Pietro fidanzatini 1


    Data: 20/09/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Elibn2, Fonte: EroticiRacconti

    Ciao a tutti sono Silvia, abito in una bellissima cittadina del centro sud Italia e quello che voglio raccontarvi è quando ero fidanzata con Pietro, quando ci mettemmo insieme avevamo sedici anni e la nostra relazione è durata fino ai ventidue.
    
    Sono sempre stata una ragazza molto vivace, credo si essere stata un’esibizionista fin da piccola quando facevo di tutto per essere al centro dell’attenzione, quando poi sono diventata “grande” il mio esibizionismo si è spostata a tutto a tutto ciò che facevo.
    
    Quando ero piccola non c’era modo per i miei genitori a mare di farmi tenere il costume addosso, mio padre mi raccontava che quando arrivavo in spiaggia mi spogliavo completamente e mi tuffavo a mare, poi verso i dieci anni, prima che delle vere e proprie forme si formassero, odiavo avere il pezzo di sopra.
    
    Insomma ero una peste, da piccola ovviamente non facevo caso agli sguardi, poi quegli sguardi li ho notati e mi sono sempre di più piaciuti, fino a desiderarli.
    
    Non vi fate strane idee, non sono la ragazza che esce mezza nuda e che fa cose strane, il mio è un esibizionismo. lo definirei privato.
    
    Iniziai girando nuda per casa quando non ci stavano i miei, passai a correre dalla porta del bagno a quella di camera mia completamente nuda per provare la paura di essere vista.
    
    Ogni volta spingevo un pochino più in là l’asticella del pericolo, come ad esempio uscire da casa con la giacca senza maglia o reggiseno sotto, pantaloncino cortissimo senza slip, tenda ...
    ... del camerino un pochino aperta, insomma cose all’apparenza stupide, ma che mi davano quel brivido dell’esibizionismo.
    
    Verso i tredici anni scoprii anche altri piaceri, avvenne in modo anche molto strano, ero in gita con mia madre con degli amici e mia sorella minore, sulla metro ad un’amica di mia madre provarono a rubare dalla borsa, anche se la borseggiatrice fu “disturbata” da un ragazzo che se ne accorse ed iniziò ad urlare.
    
    Fu molto fortunata, ma quella cosa mi agitò parecchio, scesi dalla metro andammo in un bar, inutile dirvi che eravamo alquanto scossi per l’accaduto.
    
    Quel giorno al collo avevo una collana di perline in acciaio, nulla di che e decisi quindi di levarmela dal collo, senza dire nulla, andai in bagno e la nascosi nelle mutandine, si lo so è una cosa molto stupida, ma che volete, ero solo una ragazzina.
    
    All’inizio non sentivo nulla, ma bastarono qualche centinaio di metri prima di iniziare a sentire una strana sensazione.
    
    Sensazione che man mano che camminavo si faceva sempre più forte, sembrava che avessi un fuoco che mi partiva dall’inguine fino a farmi diventare completamente rossa in viso, non era un fastidio, era qualcosa per me difficile da capire.
    
    Ero talmente rossa che mia madre iniziò a preoccuparsi, e visto che quasi non riuscivo a reggermi in piedi ci fermammo in un altro bar dove levai la catenina e tutto si risolse.
    
    Quella sensazione mi rimase dentro, infatti quando tornammo ed il pullman fece sosta al primo autogrill le ...
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