1. Documentario


    Data: 19/09/2021, Categorie: Etero Autore: Hans Castorp, Fonte: EroticiRacconti

    Sono sdraiati sul divano in un pomeriggio piovoso e pigro. Si sono fatti una canna, forse più di una. Lui è sdraiato dietro di lei, indossa boxer e maglietta. Lei dorme, ha gli occhi chiusi, indossa solo la canottiera e le mutandine. Lui, barba sfatta e muscoli rilassati, aderisce perfettamente alla sua schiena. Alla televisione c’è un documentario sul mare, raggi di sole che filtrano tra le onde. Con la mano le accarezza pigramente i capelli, vede la linea dolce della guancia e la curva della spalla profumata, la luce si riflette sulla pelle liscia. Le accarezza il braccio, respira il profumo dei capelli, con il naso sfiora il piccolo orecchio. Lei dorme o almeno così pare. Scende a trovare la dolce curva che dalla vita risale fino all’anca, si ferma all’elastico delle mutandine, lo esplora con il polpastrello, il ricamo in rilievo, lo sposta per sentire la pelle del fianco segnata dalla pressione, la immagina leggermente arrossata. Lo segue fino la punto in cui si apre una fessura, dove l’elastico prosegue dritto lasciando per pochi centimetri la pelle che invece diventa concava, poi il ventre, in leggero rilievo interrotto dall’ombelico. Le mano pigra e casuale risale e incontra le prime costole, sottili, elastiche che proteggono il cuore di quella ragazza e il suo respiro lento e profondo. Le conta, usa tutte le dita, si ferma e indugia nel punto esatto in cui il petto smette di essere tale e diventa seno, lo percorre come a segnarne il confine. Lo risale, lo prende ...
    ... con la mano, lo soppesa, uno, quello libero e poi l’altro, quello appoggiato al divano. Il capezzolo, vigile, in tanto sonno, si indurisce. La mano stringe con dolcezza come a saggiare la consistenza del seno e il capezzolo preme contro il palmo e lui lo prende con le dita, delicatamente. La ragazza che per altro parrebbe addormentata si muove e preme il culo contro di lui. Lui nonostante il suo cazzo sia abbastanza duro e trovi piacevolmente quanto naturalmente alloggio nella morbida fessura, non si lascia distrarre e continua a toccarle le tette. Prima una poi l’altra. Alla televisione pesci, fondali oceanici, barriera corallina, colori, velature di blu, luoghi mai visti ma stranamente familiari.
    
    La mano seguendo il caso o un disegno preordinato, chi può dirlo, abbandona lentamente il seno, attratta da altri orizzonti. Scende seguendo la linea mediana che divide il corpo in due parti che sono solo teoricamente simmetriche ma che le vicende della vita hanno rese leggermente diverse. La ragazza rabbrividisce. La mano scende e incontra di nuovo l'ombelico. Saggia la pancia come ha fatto con il seno. Ma ad ogni carezza scende un po’. La ragazza muove sempre leggermente il bacino. Lui guarda il documentario, lei ha gli occhi chiusi. La mano incontra l’elastico delle mutandine, lo scavalca. Percorre la stoffa candida, le leggere gibbosità dei peli sotto alle dita e al cotone. Scende. Lei allarga le cosce con un movimento impercettibile quanto basta per permettere alle dita di ...
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