1. In treno con mia sorella Francesca


    Data: 14/05/2018, Categorie: Incesti Autore: professionista81, Fonte: RaccontiMilu

    Questa storia è anbientata su di un treno, un vecchio treno a scompartimenti col quale io e mia sorella Francesca ci stavamo recando qualche estate fa giù in Calabria, esattamente a Tropea, per raggiungere i nostri genitori al mare. Io e lei eravamo rimasti a Bologna qualche giorno in più prima di scendere per le vacanze estive, per terminare gli ultimi esami universitari (io ho 22 anni e studio scienze politiche, lei ha 19 ed è al primo anno di filosofia). Mia sorella mi ha sempre attratto, sin da quando eravamo piccoli e io dicevo a scuola che lei era la mia fidanzatina. Lei è abbastanza alta, fisico molto asciutto, capelli lunghi, castani e viso da cattivella, che ne sa una più del diavolo, culo rotondo e una seconda e mezzza, terza di seno.
    
    Per fare il viaggio indossava una cortissima gonna di jeans, una magliettina rossa e delle converse bordeaux. Abbiamo scelto di fare il viaggio col treno di notte in modo tale che avremmo dormito e l’indomani saremmo andati belli riposati, diretti in spiaggia. Almeno queste erano le intenzioni. Avevamo preso i due posti centrali in scompartimento ed eravamo seduti uno accanto all’altro, al mio fianco c’era un nero che forse andava a cercar fortuna in qualche posto di mare del Sud, vendendo braccialetti o cappelli. Dall’altro lato c’era un anziano signore sulla sessantina al cui posto di fronte aveva seduta la moglie. Mia sorella Francesca aveva quindi da un lato la moglie del signore anziano e dall’altro non era seduto nessuno. ...
    ... La mia intenzione sarebbe stata quelle di leggere un paio dei miei amatissimo fumetti del giapponese Masakazu Katzu, mangiare qualcosa e poi cercar di chiudere un po’ gli occhi. Tutto questo mi fu impossibile visto che dai primi km di viaggio mia sorellla metteva in bella mostra le sue sexy mutandine trasparenti nere con il bordo e un fiocchettino rosso sul davanti, io le conoscevo bene; ultimamemente infatti avevo preso ad incuriosirmi per il suo cassetto della roba intima. Più di una volta inoltre mi ero segato con la sua biancheria intima usata nel bagno. Sentire l’odore della sua fregna impregnato nelle sue mutandine usate per un intero giorno è divino ed estremamente eccitante.
    
    Tornando al nostro viaggio in treno, nonostante facesse di tutto per evitarlo, capitava spesso che, anche a a causa delle vibrazioni del treno in corsa, le sue gambe si aprissero involontariamente e un spettacolo molto eccitante si dischiudesse agli occhi miei e dei mie compagni di viaggio. Il nero in particolare lo vedevo giocherellare con la tasca nei pantaloni e fissare tra le cosce mia sorella. Il vecchio italiano era invece più discreto e d’altronde aveva anche la moglie di fronte che lo assillava con pallosi problemi dei figli e delle loro famiglie, ma non esitava a lanciare occhiatacce arrapate tra le gambe di mia sorella. Io facevo finta di leggere ma facevo cadere spesso e voletieri il mio occhio tra le cosce di mia sorella. Quello che si intravedeva era una poesia: mia sorella era ...
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