1. La Luna di Fiele: La Perla delle Dolomiti


    Data: 13/05/2018, Categorie: Incesti Autore: Patrizia V., Fonte: EroticiRacconti

    ... masturbarsi freneticamente il clito in cerca di sollievo per le sue voglie indecenti.
    
    - Adesso ti sfondo... – sibilo, piazzandomi con le ginocchia sul materasso dietro di lei.
    
    È un po’ un casino, perché abbiamo ancora le tute alle caviglie e gli stivaloni addosso, ma riesco a posizionarmi puntando il dildo fra le succose chiappe di mia figlia.
    
    Lei, grufolando come la porca che è, si caccia due dita nel buco per allargarselo il più possibile e offrirmi un ingresso più agevole al suo corpo.
    
    Appoggio la testa dello strapon al buco spalancato e spingo al suo interno scivolando con relativa facilità nel retto della Giulia.
    
    - Aahhh! – grida lei, contorcendosi tutta per il dolore e per il piacere – Sì, riempimi tutta... Fottimi... Sbudellami...
    
    Sto sodomizzando mia figlia, e lei m’implora di andare più in fondo possibile. Anche se è solo l’ennesima volta che Giulia e io consumiamo l’incesto, l’accoppiamento anale fra di noi non smette mai di sconvolgermi per l’intrinseca abiezione dell’atto sessuale proibito che stiamo commettendo.
    
    Le scovolo il retto per una decina di minuti con un ritmo folle: lei si sta masturbando già da un po’, e non ci vuole molto per trapanarla in un orgasmo squassante.
    
    - Aahhh! Aahhh! Mi stai ammazzando... Godo! Godooo...
    
    La Giulia si dimena come un’epilettica impazzita mentre gode con il culo pieno e il clito che deflagra rovinosamente sotto l’azione frenetica delle sue lunghe dita frementi...
    
    Poi si affloscia, stremata.
    
    Mi ...
    ... sollevo lentamente, sfilo lo strapon, gli stivali e la tuta, e poi mi dedico a confortare la mia tenera cucciolotta esausta: le tiro via gli stivali e la tuta, poi l’abbraccio e la bacio nei capelli neri. La coccolo un po’ aspettando che si riprenda, tenendola nuda e fremente stretta fra le mie braccia.
    
    Facciamo insieme la doccia, poi ci rivestiamo con calma.
    
    Jeans (quelli di Giulia rigorosamente strappati sulle ginocchia) e maglietta (bianca, blusante e a maniche corte la sua, canotta grigia attillata per me) e il gioco è fatto. Soffriamo tutte e due della sindrome del polpaccio grosso, quindi rimettiamo gli stivali; poi ci ravviamo i capelli e ci scambiamo un’occhiata di reciproco apprezzamento.
    
    Siamo entrambe alte e magre (io di più) con i capelli corti: io la bionda dal ciuffo ribelle e lei la bruna alla Gianburrasca... Una coppia discreta, se si tiene presente che fra di noi ci sono venticinque anni di differenza.
    
    Scendiamo le scale e ci presentiamo nel piccolo ristorante dell’albergo: è piuttosto tardi, e ci sono solo un paio di tavoli ancora occupati.
    
    Troviamo un posticino ancora apparecchiato e ci mettiamo comode, sfogliando il menu.
    
    Ho una fame che divorerei un cavallo; Giulia è peggio di me, e infanti decide subito per uno stinco, mentre io mi accontenterò di speck e canederli, naturalmente accompagnati da una bella Weiss...
    
    Viene a prendere le ordinazioni l’unico cameriere che vedo in giro: un bel ragazzone biondo dell’età di Giulia, che dato ...
«1234...8»