1. L’amore impossibile di Gabriele


    Data: 12/05/2018, Categorie: Autoerotismo Incesti Sensazioni Autore: TheChevalier, Fonte: RaccontiMilu

    ... tue labbra sulle mie &egrave bellissima. Con l’altra mano ti sposto i capelli e ti fiso negli occhi. Il tuo sguardo &egrave fantastico, carico di desiderio, di amore, di passione.”
    
    Gabriele si sorprese di se stesso. Aveva telefonato solo per sentire qualche minuto la sua voce, e invece aveva iniziato a raccontarle i suoi desideri più reconditi. Continuò:
    
    “Scendo un poco e ti alzo un tantino la maglietta, e inizio a baciare la morbida pelle della tua pancia, risalendo molto lentamente..fino al seno. Dio,quanto &egrave bello! Inizio a muovere la lingua su quelle meravigliose colline..e mi soffermo sui capezzoli, titillandoli e mordicchiandoli…”
    
    Lei aveva cominciato a sudare. Andò nella sua stanza e si stese sul letto. La temperatura non era particolarmente alta, ma lei aveva caldo. E sapeva perch&egrave.
    
    “continua…” disse con la voce un pò roca.
    
    “Mentre la mia lingua continua il suo lavoro..con la mano destra sbottono i tuoi pantaloncini. Poi scendo giù e te li sfilo…e inizio a baciare le cosce, descrivendo dei piccoli cerchietti con la lingua, salendo piano..piano…arrivato in prossimità della meta..inizio a baciare l’altra coscia partendo dal basso…finch&egrave…”
    
    Lei iniziò a sentire un richiamo provenire dal basso ventre. Il suo respiro iniziò ad essere un pò affannoso, mentre suo cugino incalzava:
    
    “…le mie labbra si appoggiano sul frutto proibito e tirano leggermente le tue grandi labbra..e la mia lingua si fa spazio al loro interno. Tu ti fai ...
    ... sfuggire un leggero gemito, e poggi una tua mano sulla mia testa, iniziando ad accarezzarmi i capelli. Poi poggi anche l’altra e inizi a spingermi la testa verso di te, man mano che l’eccitazione prende il soppravvento, e inarchi la schiena per sentire la mia lingua più a fondo…”
    
    Lei non ce la fece più. Le parole del cugino non venivano recepite dalle sue orecchie, ma aggredivano direttamente il suo basso ventre, e presto cedette. Abbassò i suoi indumenti inferiori e poggiò due dita sul clitoride, iniziando un leggero massaggio che, via via che il racconto proseguiva, diveniva sempre più rapido.
    
    “Gabri…lo voglio…”
    
    Spronato da quelle parole di una sensualità indescrivibile, Gabriele continuò:
    
    “Smetto di godere di quell’afrodisiaco pasto e tu inizi a spogliarmi. Mi guardi con un sorriso talmente erotico da farmi girare la testa e inizi ad accarezzarmi dolcemente il pene ancora protetto dall’intimo. Poi togli anche quello e inizi a toccarlo lievemente, dandomi dei brividi lungo tutta la schiena, finch&egrave la tua bocca non si abbassa e riceve la mia asta al suo interno.”
    
    Gabriele aveva immaginato mille volte quella scena, ma non aveva mai pensato che un giorno l’avrebbe raccontata proprio a colei che era la fonte delle sue fantasie e la causa della sua eccitazione.
    
    “La tua lingua avvolge il mio pene e mi provoca delle sensazioni indescrivibili…i tuoi occhi fissi sul mio volto contribuiscono a rendere la situazione ancora più eccitante.”
    
    Le gambe di lei si erano ...