1. La mia prima fidanzata – Seconda Parte


    Data: 11/05/2018, Categorie: Lesbo Autore: Lizbeth Gea, Fonte: EroticiRacconti

    Da quella notte di sesso non l’avevo più rivista, nonostante mi avesse detto che ero la sua fidanzata. Probabilmente l’acquisizione di quel hotel le richiedeva molto tempo. Ovviamente ci sentivamo ogni giorno al telefono. Io ero in una fase di ansia mai riscontrata, pensavo sempre a lei e a quello che mi aveva fatto, e non ne potevo parlare con nessuno.
    
    Dopo quasi un mese me la ritrovai fuori dalla scuola ad aspettarmi, mi baciò quasi immediatamente, mettendomi in imbarazzo con le mie compagne di scuola.
    
    Senza salutarmi mi disse – “Cosa fai questo week end, tesoro!” – era sabato.
    
    Io guardandomi in giro risposi imbarazzata – “Non lo so ancora forse uscirò con le amiche”
    
    “Su, su, nessuna scusa ora tu vieni con me in montagna. Ci prendiamo un paio di giorni di relax alle terme”
    
    “Ma io davvero non posso”
    
    “Non fare la stronzetta. Ora ti porto a casa, prendi la tua roba e poi saluti i tuoi genitori”
    
    Così facemmo, era praticamente impossibile dirle di no, quello che voleva otteneva. Quindi inventai una bugia con mia madre e partimmo.
    
    Il viaggio fu molto lungo e chiaccherammo ammibilmente. Giungemmo a un hotel a 4 stelle, con tutti i confort del caso e una spa extra lusso.
    
    Appena prendemmo possesso della nostra stanza, iniziò a baciarmi senza fine, mi sdraio sul divano e mi accarezzò dappertutto.
    
    “Mi sei mancata tesoro”
    
    “Pure a me, almeno credo” – Come ero agitata.
    
    Le sue dita si intruducevano nella mia figa e la sua lingua nella mia ...
    ... bocca.
    
    “Non vedevo l’ora di passare questo week end con te. Ho voglia di rilassarmi”
    
    Dopo quei preliminari, si rialzò aprì la sua valigia e mi lanciò un bikini.
    
    “Indossalo”
    
    Chiamarlo Bikini era un efeumismo. Erano praticamente due fasce bianche che mi coprivano le parti intime, gli slip erano addirittura più piccoli del reggiseno.
    
    “Sapevo che ti donava. Su vieni ho prenotato la sauna privata per le 15.”
    
    Non avevo mai fatto una sauna in vita mia, quindi ero curiosa. Giungemmo in piccolo stanzino al piano terra. Era completamente rivestito da legno e aveva un piccolo braciere sulla sinistra.
    
    Antonella richiuse la porta e subito si spogliò nuda – “Questi non ci servono” – Mi indicò di fare lo stesso e obbedii.
    
    Ora eravamo li nude, da sole. Il calore iniziò a farsi sentire e subito sudanno.
    
    Il suo corpo nudo sudato era qualcosa di strardinario. L’ultima volta non avevo notato i suoi addominali scolpiti, del resto non si era spogliata del tutto. I miei umori iniziarono a scorrere copiosi dalla mia vagina. Stavo perdendo il controllo delle mie facoltà.
    
    Lei mi si avvicinò e subito mi leccò le tettine. Baciandomi poi mi disse – “Questa volta carina cerca di farmi godere, l’altra volta ho dovuto masturbarmi, dopo che te ne sei andata, per raggiungere l’orgasmo”.
    
    Istintivamente mi ritrassi, non avevo la minima idea su come farle avere un orgasmo.
    
    Mi accarezzò il viso, mi baciò – “tesoro ora fai esattamente quello che faccio io”
    
    Appena me lo disse mi infilò di ...
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