1. Torneo di beach


    Data: 06/05/2018, Categorie: Etero Lesbo Autore: Kinglove_, Fonte: RaccontiMilu

    Era diventata ormai consuetudine, ad inizio Maggio, partecipare ad un torneo di beach volley in riviera con tutta la squadra. La novità dell’anno scorso &egrave stata l’assenza dei genitori delle atlete. Ormai maggiorenni da un paio d’anni, i loro genitori si sono fidati a lasciarle andare da sole, consapevoli di come si svolgesse il torneo; e per me era molto meglio. Per carità, davano una mano a seguire le varie partite che si svolgevano durante il giorno sulla spiaggia, accompagnavano le ragazze nelle uscite serali, nei soventi casi in cui il gruppo si divideva, ma la loro presenza era assai limitante per le ragazze, controllate a vista e mai libere totalmente di godersi 3 giorni al mare a giocare con le proprie amiche.
    
    La collocazione in hotel era organizzata come ogni anno. Io in stanza singola e le ragazze sceglievano che camere formare, sapendo che le stanze erano da 3 o 4 persone.
    
    Il torneo di questa edizione stava procedendo molto bene, anche se i risultati erano decisamente scarsi. Nessun gruppo alle fasi finali dell’ultimo giorno, forse anche frutto della voglia di divertirsi più che d’impegnarsi. Del resto era un weekend al mare dopo una stagione assai impegnativa che volgeva al termine e serviva uno scarico dalle tensioni del campionato.
    
    Le giornate erano classiche: sveglia alle 8.30, colazione, in spiaggia fino a mezzogiorno, pranzo e dalle 14.30 fino alle 18 si tornava in spiaggia. Doccia fondamentale, cena e serate a girare per la città, spesso con ...
    ... risciò oppure a piedi in riva al mare.
    
    Tornavo a letto che ero sì stanco morto ma anche soddisfatto e pieno di energia. Le ragazze durante la notte non davano particolare fastidio, così quanto mi diceva il gestore visto che io ero al primo piano e loro a quello superiore.
    
    Era arrivata ormai l’ultima sera e mi stavo rilassando a guardare la tv, quando squillò il telefono della camera “coach, vieni da noi a bere rum e coca ?” Era la voce squillante di Lucia, una delle più grandi della squadra “Rum e coca ? Non mi piace, vedete di non star male eh”.
    
    “Tranquillo coach, se vuoi ti aspettiamo”.
    
    L’idea all’inizio non mi entusiasmò, il giorno dopo si tornava a casa e preferivo essere in forma per guidare, anche se il viaggio durava sì e no un paio d’ore. In stanza però mi annoiavo, il sonno tardava ad arrivare ed in fondo una controllatina a cosa combinassero le ragazze con l’alcool poteva pure tarla.
    
    Andai quindi al piano superiore e venne ad aprirmi proprio Lucia che, al vedermi, fece un gran sorriso e mi abbracciò. Il gesto fu inaspettato e mi fece pensare che il grado alcoolico fosse già a buon livello.
    
    Entrato in stanza, vidi Maria nel letto grande sotto le coperte e Ale seduta invece sopra il letto singolo.
    
    Lucia si fiondò nel letto insieme a Maria mentre mi venne offerto il loro cocktail: una bottiglia da un litro e mezzo che avevano sapientemente riempito di rum e coca, con dosi decisamente sproporzionate. Ne bevvi un sorso e sapeva tantissimo di rum ! Mi ...
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