1. "" un folle universo di sogni, meraviglie ed erotismo"""


    Data: 04/05/2018, Categorie: Trans Autore: cross_dresser, Fonte: Annunci69

    ..............E’ arrivato il momento di incontrarci dopo tutte quelle sconcezze sussurrate al telefono che con abili sottintesi, tutti i veli e i tabu’sono crollati, i tuoi gesti audaci e scaltri, e con poche parole sei riuscito a denudarmi e rendermi vulnerabile. Il momento delle tue astuzie del linguaggio, di tutte le ipocrisie impudiche di una frase.mi hanno messo in un’ inquetante stretta di tutte le cose segrete, desiderate dell’amplesso…... Avvicinando il tuo viso verso di me per salutarmi hai cercato la mia bocca con le tue labbra e con le mani la mia carne nuda!!..Siamo stati per un attimo vicini uno di fronte all’altro guardandoci negli occhi chiusa in una scatola nera , sentivo attraverso il tuo respiro tutto il tuo desiderio..il tuo calore in cui io ardevo e non trovavo nullla da dire assolutamente nulla, con la mente paralizzata dall’imperioso desiderio di stringerti forte tra le mie braccia… se osassi che cosa farebbe pensai? Il ricordo di tutte quelle sconcezze sussurrate mi davano coraggio , sapevo bene che non bisognava parlare, che una parola, una sola parola rompendo il silenzio mi avrebbe fatto perdere l’occasione. Ma mi mancava l’audacia. L’audacia del gesto brusco e brutale..tutto a un tratto lo sentii muovere una mano, aveva fatto un movimento, un movimento secco, nervoso, di impazienza o di invito forse? :quel gesto quasi insensibile mi fece correre dalla tasta ai piedi un lungo fremito sulla pelle! Con sapiente dovizia mi trasse a se baciandomi il ...
    ... collo, le guance infuocare, mordicchiandomi le labbra fece in modo che la mia lingua fosse subito in conflitto con la sua, annaspando ogni remoto anfratto dove poter scovare il minimo sussulto di piacere!! Rimasi preda e vittima sacrificale del suo saper amare, ogni centimetro della mia pelle aspettava di essere presa, usata, sbattuta con voracita da una forza aliena. I capezzoli bussavano ansiosi le porte del mio petto per esser anch’essi protagonisti della sua bocca, sentivo il suo alito di vaniglia, lo baciai e ribaciai, le sue labbra erano umide , succose dal sapore di glassa. Mi strinse le mani intorno alla vita e mi giro’ di colpo piegandomi in avanti sul divano allargandomi le gambe con la forza delle sue ginocchia, non ebbi ne forza di respingerlo,ne il tempo di percepire che quello a breve fosse diventato il mio Nirvana. Tutto divenne come un mare di rose lilla in gabbie dorate. Col suo enorme membro mi inchiodo’ con un colpo secco al suo bacino, fui bullonata al suo corpo rimasi crocifissa, muta, mi manco’ il respiro, con gli occhi socchiusi piegai il capo all’indietro portando le mie mani nel vano tentativo di allentare il suo vigore, rimase fermo dentro di me per interminabili secondi senza muoversi aspettando che sciogliessi le mie ultime riserve carnali allentando le mie contrazioni in gemiti di goduria che replicavano i suoi. Sembrava che fossi trafitta da un pezzo di ghiaccio per farsi largo dentro di me squarciando ogni centimetro di carne che potesse ostacolare ...
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