1. .Orchidea elvetica - ottava parte.


    Data: 19/09/2017, Categorie: Anale Hardcore, Autore: BR_LKW, Fonte: xHamster

    La voglia di soffermarmi sul suo seno era forte, ma decisi di rimandare: la mia priorità era mettere le mani sul suo superbo culo sferico che durante la breve fellatio ricevuta, l’ avevo contemplato arcuarsi per la posizione a carponi che ella aveva assunto nel darmi piacere.
    
    La mia prima passione per il corpo delle donne fu inizialmente contraddistinta dall’adorazione per il seno: da ragazzino rimasi sedotto dalle procaci mammelle di Sabrina Salerno nel video “Boys Boys Boys”, le cui soffici prosperosità rischiavano di sbalzare fuori dal bikini ad ogni respiro.
    
    L’eccitata curiosità che provavo nell’intravede i capezzoli sotto il tessuto bianco del pezzo superiore del costume, mi rese letteralmente ossessionato dal seno, fino a quando Jules Jordan con i suoi magnifici capolavori a luci rosse di cui alcuni incentrati sull’anal, mutarono decisamente la mia preferenza.
    
    Da allora divenni un vero e proprio culomane e ne adoravo le tipologie più svariate e non contavano le dimensioni, ma la forma, la qualità della pelle e la delicatezza dell’ano.
    
    Ciò che fece da potente legante sessuale tra me e Stefania, fu che quest’ultima era una delle poche donne cui il sesso anale piaceva davvero; il suo concedermelo solo ogni tanto appare un ossimoro considerando che amava praticarlo, ma si trattava di pura strategia erotica: il suo intento era quello di lasciarmi sessualmente voglioso in modo tale che una volta concessomi il suo lato B, io la prendessi con tutta la voracità ...
    ... sessuale possibile.
    
    Amava farlo adagiata su un fianco oppure a pecora, talvolta vestita come quando andava in palestra, indossando un top, dei leggings e delle scarpe da running. Era proprio in palestra dove ci eravamo conosciuti, scambiandoci sorrisi e occhiate lascive; adoravo guardare il suo splendido culetto muoversi mentre correva sul tapis roulant.
    
    Compreso questo, quando ella durante i piovosi pomeriggi domenicali d’autunno usciva dalla nostra camera vestita in quel modo, mi faceva capire che voleva togliersi lo sfizio di farsi montare per una buona oretta infuocata di sesso anale.
    
    Il suo era un non verbale “QUI E ADESSO!” ed io non mi facevo pregare; Stefania era una donna dispotica e sapendo che non tolleravo la sua autoritarietà, l’avrei inculata in un misto di dolcezza e ferocia.
    
    Attraversato da quelle magnifiche memorie, iniziai a incunearmi con la punta della lingua nell’ano della ragazza facendolo schiudere come un fiore in primavera.
    
    Ella prese la sua borsa e ne estrasse del lubrificante a base d’acqua ed io dopo essermene cosparso le ultime falangi del medio e dell’indice della mano destra, iniziai a penetrarla profondamente con le dita.
    
    Una volta unta a sufficienza, poggiai un piede sul divano e reggendomi la base del pene, iniziai a premere con la punta del glande per aprirmi una breccia che, senza alcuna resistenza, mi fece scorrere dentro di lei per quasi tutta la lunghezza del mio fallo.
    
    Iniziai a martellarla con forza e lei voltando lo ...
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