1. Elettrodomestici


    Data: 09/10/2017, Categorie: Tabù Sesso di Gruppo Anale Autore: kazzoduro, Fonte: xHamster

    Quella maledetta lavatrice perdeva di nuovo acqua ed il servizio di assistenza non rispondeva al telefono.
    
    Marco, mio figlio, mi suggerì di provare a chiamare Nino, il suo amico. Non era un tecnico, ma con gli elettrodomestici ci sapeva fare.
    
    Nino lo conosco da quando era piccolo, viene spesso a casa nostra ed ogni tanto si ferma a pranzo o a cena. E' quasi uno di casa per noi.
    
    Lo chiamo e mi dice che fa un salto in tarda mattinata, prima di andare all'università.
    
    Quando Nino arriva, Marco non è in casa ed io, ancora intenta nei lavori domestici, ricevo il ragazzo così come sono, un po' in disordine, ancora in vestaglia.
    
    Lo lascio in cucina e mi rimetto a riassettare la casa. Dopo poco mi chiama per farsi dare degli attrezzi. Quando gli porto la cassetta di mio marito non mi accorgo che la mia vestaglia si è un po' aperta e la camicia da notte che ho sotto, trasparente, lascia intravedere il mio seno.
    
    Lui, però, se ne accorge eccome, e mi luma mica male, piantando gli occhi sulle mie tette mezze scoperte.
    
    Confesso che la cosa mi colpisce, ho sempre pensato a lui come ad un figlio, e l'idea che lui si interessi al mio corpo non mi ha mai nemmeno sfiorato.
    
    Ma le donne, si sa, sono tutte un po' troie, ed il pensiero che un bel giovanotto di poco più di vent'anni possa provare attrazione per il mio corpo un po' sfiorito mi intriga parecchio.
    
    Così, invece di ricoprirmi, fingo di non accorgermi della vestaglia mezza aperta e, anzi, faccio di tutto perché ...
    ... si apra ancor di più, sempre fingendo che sia tutto involontario, e mi attardo con lui come se dovessi dargli una mano a riparare la lavatrice.
    
    Ad un certo punto siamo entrambi inginocchiati sul pavimento per smontare il filtro e, d'un tratto, un mio seno sguscia completamente fuori dalla camicia.
    
    Oh, pardon โ€“ faccio โ€“ non mi ero accorta di avere la vestaglia aperta.
    
    Queste tettone non stanno mai al loro posto โ€“ aggiungo coprendo il seno.
    
    Non c'è problema โ€“ dice lui โ€“ ma vedo che è diventato tutto rosso.
    
    Dopo un paio di minuti siamo ancora li a trafficare e lui è sdraiato a terra per fare non so cosa. Poi, capisco cosa sta facendo. Finge di trafficare con la lavatrice, ma mi accorgo che, in realtà, sta cercando di sbirciare sotto la vestaglia. Mi ricordo di essere senza mutandine e, sempre fingendo che sia del tutto involontario, dischiudo un po' le gambe, in modo da offrirgli la vista del mio figone, bello peloso.
    
    Frattanto, senza farmi accorgere, do anche una sbirciatina al suo pacco, e noto che è bello cresciuto e preme contro la stoffa dei calzoni.
    
    Stiamo così per un po', poi mi scoccio e me ne vado. I lavori di casa mi attendono e non ho tempo per giocare con questo ragazzo arrapato.
    
    Signora, poteri usare un attimo il bagno? - mi domanda dopo qualche minuto.
    
    Certo, vai pure, sai dov'è.
    
    Nel bagno lui si attarda qualche minuto.
    
    Attraverso la porta gli domando se è tutto ok.
    
    Va tutto bene, signora, stia tranquilla.
    
    La sua voce, però, è ...
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