1. Storia di Adele


    Data: 03/05/2018, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... mi piace. Sì, mi piace, mi fa sentire porca e mi sento porca anche quando sto con Stefania e la lecco. Sì perché adesso non ci basta più toccarci e ce la lecchiamo. Veramente sono stata io a cominciare, lei non era molto convinta ma oramai fa quello che voglio io, come un cagnolino obbediente, e quando l’altro giorno, lei a quattro zampe e io dietro perché volevo metterle un dito nel culetto oltre che nella micia, ho tolto le dita e ci ho messo la lingua (non so perché l’ho fatto, mi andava di farlo e l’ho fatto), ha protestato solo un istante e non ha fiatato quando le sono scivolata sotto sbattendole la micina in faccia. E’ stato bello, più che con le dita, ma non mi basta perché &egrave da quel giorno che mi sento sempre un bollore.
    
    Ah, ho lasciato Mirko. Troppo geloso. Dice che da qualche tempo faccio la smorfiosa con tutti. Forse non ha torto, in verità mi accosto più del solito ai ragazzi e soprattutto agli uomini, ma ti giuro che non ci ho fatto nulla, solo qualche battutina, magari ho ancheggiato più platealmente ma non ho fatto nulla con nessuno. Non voglio un ragazzo ora, voglio il cazzo duro di un vero uomo.
    
    Caro diario, mi fa ancora male la guancia. Dov’&egrave che ho sbagliato?
    
    Pensavo fosse facile, che papà aspettasse solo quello e invece’..
    
    Questo pomeriggio siamo rimasti solo io e lui in casa e appena &egrave andato in bagno per fare la doccia mi sono spogliata e sono entrata anche io prendendo la scusa di aver fretta e di farla insieme. Ha ...
    ... protestato e voleva anche lasciarmi il posto ma ho insistito e così ci siamo insaponati insieme la schiena per aiutarci. Insaponando lui ho fatto in modo da strusciargli le tette addosso, di aderire col bacino ai suoi glutei ma lui si scostava. Quando ha insaponato me mi sono spinta indietro fino a appoggiarmi a lui, a sentire il suo cazzo duro sulle mie chiappette. Quando mi ha chiesto di spostarmi invece mi sono girata e gli ho messo le mani sul petto dicendogli di lasciarmi fare. Caro diario, era terribilmente eccitato, lo vedevo nei suoi occhi e sentivo il suo cazzo duro nella mia mano, perfettamente eretto. Sono scivolata in ginocchio, con una mano ho finito a scappellarlo e l’ho preso in bocca. L’ho sentito sospirare e l’ho affondato un po’ di più leccandolo dappertutto. Mi ha messo le mani sulle spalle e proprio quando mi sentivo sicura si &egrave tirato indietro togliendomelo di bocca.
    
    L’istante successivo mi ha colpito forte. Uno schiaffo violento sulla guancia.
    
    Sono scappata in camera piangendo, ancora nuda e bagnata, e mi sono buttata sul letto singhiozzando. Dopo un minuto &egrave arrivato lui, in accappatoio. Mi ha preso per le spalle e mi ha scossa chiedendomi cosa mi fosse preso, che era sbagliato, che non dovevo fare mai più una cosa del genere. Non ha badato al mio pianto, &egrave stato duro, durissimo. Mi ha imposto di girare più vestita per casa e che se avessi fatto la brava avrebbe dimenticato cosa era successo e che, comunque, non doveva ripetersi mai ...
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