1. Nella sala buia


    Data: 02/05/2018, Categorie: Autoerotismo Cuckold Dominazione / BDSM Autore: Michel_Maxim, Fonte: RaccontiMilu

    ... cominciò a rispondere a quelle spinte e a quegli strusci. Da diversi minuti ormai le gambe dei due danzavano e premevano forte l’una contro l’altra ed il gioco sembrava in una fase di stallo. A sbloccare la situazione fu l’uomo che posò la mano sul ginocchio nudo di lei. Restò fermo qualche secondo giusto per accertarsi che lei non lo respingesse o lo schiaffeggiasse indignata ma era una pura formalità perché le gambe dei due avevano chiarito fin troppo bene le intenzioni di entrambi. Carla divaricò le gambe e la mano cominciò una veloce risalita fino all’orlo della gonna corta di lei. Superò quel confine immaginario e si spostò sull’interno coscia per proseguire la veloce marcia verso l’obiettivo. In pochissimo tempo le sue dita carezzavano la vulva di lei premendo sulla stoffa delle mutandine. La stava masturbando senza penetrarla, da sopra le mutandine. Carla si bagnò quasi subito e l’uomo resosene conto spostò l’orlo degli slip e, senza indugi inutili, la penetrò. Prima un dito, poi due poi, quando il ritmo della masturbazione divenne più veloce e la vagina di Carla divenne un lago, le dita divennero tre e il rumore del miele di lei fu coperto solo dal volume del film mentre la mano dell’uomo la masturbava velocissima. Carla stava per venire ma l’uomo decise che non gli importava e smise di colpo. Tirò ...
    ... fuori la mano lasciando Carla interdetta e abbandonata. Si tirò giù la zip dei pantaloni ed estrasse il pene più dritto e duro che Carla avesse mai visto. Stava ancora ammirando la grossa cappella lucida quando l’uomo la prese per i capelli e la spinse in basso verso il suo attrezzo. Non fu gentile per nulla e non aspettò che Carla pomiciasse un po’ con il suo glande. No. Prese la testa della donna e la spinse costringendola ad aprire la bocca e ad inghiottire il suo pene. Spinse ancora ed il bastone nodoso affondò nella gola della donna. Poi cominciò a scoparla nella bocca. Il bacino spingeva in su, la mano dell’uomo sulla nuca di Carla spingeva in giù e quella cappella nella sua gola quasi le impediva di respirare ma, per qualche strano motivo, quella cosa le piaceva. Lui venne nella sua gola poi tirò fuori il pene e lo pulì sulla guancia di Carla. Allontanò la testa di lei e rimise il pene nei pantaloni. Chiuse la zip, si alzò e se ne andò. Carla non aveva goduto ma quel sesso non l’avrebbe dimenticato facilmente. Non sapeva cosa sarebbe successo tra lei e il marito, non sapeva cosa avrebbe fatto della sua vita ma una cosa sapeva. Non sapeva con chi e non sapeva come ma si sarebbe voluta molto più bene.
    
    FINE
    
    (1) “A parità di fattori la spiegazione più semplice &egrave da preferire” (Guglielmo di Occam) 
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