1. L'angelo di Ferragosto


    Data: 02/05/2018, Categorie: Maturo Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... frutto maturo.
    
    - Baciamelo! – mi ordinò senza controllarsi, io rimasi interdetta. Era una pratica che non avevo mai approfondito troppo con mio marito. Lui me lo aveva chiesto più volte oppure ci aveva provato ma io lo avevo accontentato poco e male: temevo il suo giudizio... dopo il piacere. Di sicuro avrebbe pensato che, sua moglie, faceva cose da puttana. E a cosa aveva portato tanto sacrificio? A nulla!
    
    Persi ogni ritegno e ogni rispetto per quell’uomo che mi aveva fatto tanto male: ora toccava a me godere.
    
    Decisi di far felice il povero ragazzo; fu facile, dovetti solo abbassarmi di poco e mi ritrovai la testa del suo cazzo a pochi millimetri dalle labbra.
    
    Masturbandolo, il glande mi batteva sulla bocca, tirai fuori la lingua e lo assaggiai.
    
    Al contatto con quella dolce sfericità sentii una gioia elettrica attraversarmi tutta la schiena e poi esplodere alla base della nuca: adesso lo volevo e così lo presi, succhiandolo dentro.
    
    Mi abbassai lentamente, determinata a prenderlo completamente fino in gola.
    
    Mi sentii invasa, riempita, Samuele godendosi quel pompino fece il pene ancora più gonfio.
    
    Per vari minuti nemmeno lo toccai con la mani, facevo tutto con la bocca, volevo conoscerlo bene.
    
    Prima lo ingoiai diverse volte, senza fretta, mentre, dall’ugola, producevo tantissima saliva e gli gocciolavo addosso dalla bocca ma non m’importava.
    
    Anche i suoni gutturali di quel lavoro di bocca erano osceni e arrapanti; accovacciata, aprii le gambe e ...
    ... tastandomi la figa la trovai fradicia di liquido trasparente.
    
    Bellissimo.
    
    Mi lasciai andare senza pensare a niente, volevo solo il cazzo, in quegli istanti.
    
    Farlo per il solo gusto di provare e dare piacere, senza alcuna implicazione sentimentale né amore, fu una scoperta incredibile.
    
    Mi sentivo una porca, credevo di aver passato il limite, di essere diventata una depravata e, invece di mortificarmi, questa sensazione m’inebriava: mi sentivo forte, diversa.
    
    A trent’anni passati compresi che il sesso non s’impara: basta liberare la nostra naturale libidine per capire tutto e subito.
    
    Capii che il trionfo di quel gioco era il piacere e che sarebbe stato sancito dallo spruzzo di Samuele.
    
    Il ragazzo aveva brividi continui e gli vibravano le mascelle per la goduria.
    
    Non volli esagerare facendolo trattenere troppo. Spontaneamente glielo presi in mano e lo masturbai alacremente, mentre con le labbra non perdevo il contatto col suo cazzo, mai.
    
    Ci volle poco.
    
    A quella velocità, la sega risultò molto efficace e quando lui s’inarcò, in un fascio di nervi tesi, lo sperma passò rapidamente dal pene alla mia lingua.
    
    Spontaneamente, alle prime gocce di sborra calda, stavo per sgusciare all’indietro, come avevo sempre fatto con mio marito... ma Samuele mi trattenne per la nuca.
    
    Decisi di andare fino in fondo, quella volta: accettai tutta la sborrata di Samuele!
    
    La mia bocca si riempiva come se ci spruzzasse dentro della panna spray.
    
    Il ragazzo venne ...
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