1. 28. E PENSO A TE


    Data: 27/04/2018, Categorie: Autoerotismo Autore: tigrotta, Fonte: RaccontiMilu

    Ho promesso, già, ho promesso a te ed a me stessa di non pensarti più, di non associarti più alla mia voglia, ma questa sera mi sono resa conto di quanto sia difficile resistere alla tentazione di farlo.
    
    Entro in bagno, l’ambiente è caldo ed accogliente, sono sola in casa. Sono stufa delle docce ermetiche e veloci, questa sera ho deciso di coccolarmi. Con l’interruttore abbasso l’intensità della luce, accendo lo stereo e lascio che la musica in sottofondo mi avvolga con le sue note. Ho scelto Battisti. Mi guardo allo specchio, attentamente. Lentamente mi spoglio. Mi sfilo la maglia, i pantaloni da casa e rimango in intimo per un po’, girando su me stessa ed osservandomi. Non ho più vent’anni, è vero, ma il mio fisico risponde bene al passare del tempo, merito anche della ginnastica che sto praticando negli ultimi mesi. Abbasso lentamente le spalline del reggiseno, sfiorando le spalle con i polpastrelli. Non vorrei, ma il pensiero corre a te, improvviso e fulmineo. Mi sembra di sentire le tue dita sinuose sulla pelle.
    
    Non posso, non posso davvero farmi del male e pensare a te. Tu esisti? Esisti davvero o sei solo una proiezione della mia mente? Mi sfilo il reggiseno e scopro il seno, che rimane nudo sotto il mio sguardo. Vorrei tanto che tu fossi qui con me, che mi guardassi e mi vedessi come mi sto vedendo ora io, sensuale e vogliosa. Faccio scorrere le mani sulla pelle tesa dei seni, lentamente, compiendo con le dita dei piccoli movimenti circolari intorno ai ...
    ... capezzoli. Li sento irrigidirsi e sento i brividi che si diramano in tutto il mio corpo. Con la stessa lentezza, mi sfilo il perizoma. Mi osservo completamente nuda, le guance lievemente arrossate, lo sguardo languido, la bocca socchiusa. Devo calmarmi un po’, placare la mia voglia e il mio desiderio.
    
    Entro nella doccia e rimango ferma per un po’ sotto il getto caldo che mi massaggia le spalle e la schiena. Sento che le tensioni accumulate durante la giornata stanno abbandonando il mio corpo, mentre una sensazione di benessere si impadronisce di me.
    
    Sotto l’acqua che mi cade sul volto e mi appiccica i capelli pesanti alla pelle, inizio nuovamente a pensare a te. Chiudo gli occhi e ripenso ai nostri racconti, alle nostre mail, confidenziali e spinte. Ripenso ai fugaci progetti di un incontro, quell’incontro tanto desiderato al sapore di nutella. Non si può, non si deve, non si fa’
    
    Già! Non si può, non si deve, non si fa’
    
    Apro gli occhi; quest’ultimo pensiero mi rattrista e mi inebria . Non c’è nulla di più eccitante di un piacere voluto nell’intimo, ma negato dalle circostanze; nulla di più eccitante di una voglia proibita.
    
    Chiudo nuovamente gli occhi, voglio poter afferrare quel poco che conosco di te, che mi sembra tanto e niente al tempo stesso. Ripenso alle tue foto, quelle tre foto che mi hai mandato. Ripenso al fascino che eserciti su di me, sulla mia mente e sul mio corpo. Ti voglio così tanto, sotto questa doccia con me, voglio le tue dita sulla mia pelle e le ...
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