1. DOPO QUALCHE ORA DALLA MIA PRIMA VOLTA


    Data: 09/10/2017, Categorie: Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: Lorycavalcante, Fonte: xHamster

    Nel racconto precedente vi ho raccontato della mia prima volta, ma quel primo giorno da troia non poteva finire così. Ero troppo su di giri e non vedevo l'ora di rivedere quei ragazzi per poter godere ancora. Mi sentivo il culo in fiamme ed ero troppo felice di quello che avevo fatto. Mi sentivo importante e dentro di me fantasticavo su tutte le cose da troia che avrei potuto fare. Oramai avevo avuto la prima volta e mi sentivo già una troia navigata. Mi immaginavo in un video, tra tanti maschi nudi e sudati che abusavano a turno di me, riempiendomi il culo e la bocca. E immaginavo qualcuno nel buio della propria stanza, mentre guardava i miei video masturbandosi e immaginando di avermi li con sé e passava la mano lungo la curva del mio culo, soffermandosi ad esplorare con le dita il mio buchetto caldo. Pensavo che avrei dovuto trovarmi un nome d'arte, così come avevano fatto tutte quelle troie che di tanto in tanto vedevamo in video cassetta o sui giornaletti con il mio amico. A questo pensavo mentre tornavamo a casa in quel caldo pomeriggio d'estate, in cui avevo finalmente dato via il culo. Arrivammo a casa e dissi a Gianni se voleva restare a cena da me, lui accettò, non sapendo ancora quello che avevo in mente. Salimmo in casa (ho detto nel racconto precedente che io e Gianni abitavamo nello stesso palazzo, lui al primo piano, io al secondo) mentre mia madre stava preparando la cena. Andammo in camera mia a guardare la tv, nell'attesa che fosse pronto e chiusi la porta a ...
    ... chiave. Poiché in cucina tenevano la finestra aperta, Chiudevo sempre a chiave la porta della mia stanza in estate, in modo da poter aprire la mia finestra senza che lo scambio della corrente d'aria facesse sbattere le porte. Ci sedemmo su un divanetto che usavamo quando giocavamo alla play station e Gianni, prese il telecomando della televisione e iniziò a cambiare canale nella speranza di trovare qualcosa di interessante. Fu allora che la mia mano si mosse. All'inizio la posai sulla sua gamba poi lentamente salii fino a toccare il suo pene attraverso il sottile tessuto dei suoi pantaloncini. Immaginai il cuore di Gianni che aumentava i suoi battiti mentre ascoltavo i suoi respiri farsi man mano più frequenti. Iniziò ad ansimare senza dire una parola. Sapeva quello che desideravo, e lo voleva anche lui. Me lo dicevano i suoi sospiri. Salii ancora un pò fino alla sua pancia e con le dita iniziai ad intrufolarmi nell'elastico dei suoi pantaloncini, che con la loro debole stretta cercavano formare un ultima resistenza, come a dirmi "alt questa zona è off limit", ma io non avevo limiti, non quella sera. Sapevo cosa volevo, mi mancava quell'ultimo dettaglio e poi mi sarei sentito completo. Entrai con la mano nei suoi indumenti fino a toccarli il pube, poi con uno s**tto del braccio li abbassai un po il pantaloncino e i boxer scoprendo completamente il suo cazzo, ancora leggermente turgido. Arrivo subito al mio naso il caratteristico odore di cazzo. Aveva il glande già abbastanza ...
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