1. Un fine settimana “en femme” ricevendo


    Data: 26/04/2018, Categorie: Trans Autore: angietrav, Fonte: xHamster

    Un fine settimana “en femme” ricevendo “clienti”
    
    Ho vissuto a Bruxelles 6 anni, quasi sempre “en femme”. Avevo un bell’appartamentino in un quartiere residenziale ed elegante. Lì ricevevo i miei molti amanti, con tutta la possibile discrezione.
    
    Vivere “en femme” significa cambiare la attitudine psicologica, da maschio a femmina. Non precisamente significa essere effemminato enfatizzando i movimenti come certi gay, cosa che non mi piace. Significa muoversi con leggerezza, parlare con un tono di voce più alto di quello da maschio e significa avere una attitudine, nel mio caso, docile, servizievole ed all’occorrenza sottomessa oltre che passiva nel rapporto sessuale. Quando ero nel mio appartamentino vivevo sempre così da femmina, la sera quando tornavo dal lavoro. Però se restavo un fine settimana, allora la full immersion “en femme” era da venerdì pomeriggio fino a domenica sera, sempre femmina, sempre attenta alla mia particolare femminilità in tutti i dettagli. La cosa si concretizzava poi nel ricevere gli amanti, i “clienti”, su appuntamento, come una …. prostituta. Ovviamente non vado con tutti indiscriminatamente, seleziono gli amanti per la intelligenza, educazione, pulizia oltre che per le risorse fisiche. Cerco assolutamente di evitare i maniaci del sesso virtuale, quelli che si masturbano davanti a un pc. A me piacciono gli uomini veri, e mi appaga moltissimo piacere ad un uomo eterosessuale (magari sposato). Alcuni mi pagano e la cosa ovviamente mi appaga e mi ...
    ... eccita. Io non chiedo direttamente di essere pagata, lascio solo intendere che se piaccio mi posso lasciare un regalo. Per cui alcuni lasciano sul tavolo, prima di andarsene, 50 euro, altri portano una bottiglia di vino o Champagne, altri un pacchetto di sigarette. Ma c’è anche chi mi ha portato fiori o un profumo. Ah gli uomini! Che gentili!
    
    Sola nel mio appartamentino son sempre nuda con sopra una sottoveste (di raso nero) o, se freddo, una maglia di lana scollata e sbracciata, e corta fin sopra le ginocchia. Ai piedi zeppe di sughero a piattaforma, rosse, aperte in punta e con tacco da 10 cm, comode e silenziose sul parquet di legno.
    
    Il mio pc è sempre connesso su due siti di incontri, inoltre giungono sms in risposta ad annunci su kijiji. Mi organizzo per accontentare più maschi possibile. Vado quindi prendendo gli appuntamenti ed organizzando il fine settimana da venerdì sera a sabato pomeriggio e sera, e domenica pomeriggio e sera.
    
    Quel venerdì sono quindi tornata a casa dal lavoro verso le 5 pm. Ho cominciato subito a prepararmi, il primo appuntamento ce lo avevo alle 7 pm. Prepararmi significa fare un lungo clistere per lavarmi bene dentro, poi rivedere la rasatura delle gambe, del pube, dei glutei e della mia figa anale. Quindi metto abbondante crema fluida dappertutto, anche dentro il retto. A questo punto inserisco il mio butt plug da 6 cm per mantenere dilatata la figa mentre passo al trucco. Mi rado. Passo il fondo tinta (kryolan), la cipria, poi trucco ...
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