1. Pervinca


    Data: 22/04/2018, Categorie: Lesbo Autore: Nora, Fonte: RaccontiMilu

    Lo so, dovrei fare le scale, ma oggi non mi va. Sono sette piani, farebbero bene al mio bilancio giornaliero di calorie bruciate, il mio fitbit ne sarebbe davvero contento, ma no, oggi no.
    
    Schiaccio il pulsante per chiamare l’ascensore. Si affianca a me una nube di profumo, arriva prima il profumo della figura umana. Una donna alta, più di me, la guardo di sottecchi. Tacchi molto alti, uno splendido paio di scarpe, molto eleganti e raffinate. Una gonna corta che lascia libere delle bellissime gambe affusolate. Capelli biondi e morbidi che scendono vaporosi sulle spalle e coprono appena il seno, stretto in una leggera camicetta color pervinca. Altro non vedo. Le porte riflettenti dell’ascensore hanno delle zone opache che non mi permettono di vedere altro di lei. Le stesse mie parti le vedo al suo fianco’ Siamo proprio una strana coppia messe così vicine.
    
    ‘Uff’ ci mette tanto ad arrivare’ &egrave sempre più il tempo che si aspetta che quello che serve per salire’ faremmo molto prima a piedi!’ Sta parlando con me? Sì, ci sono solo io. Mi volto e le sorrido appena, con espressione comprensiva. Non so davvero cosa aggiungere. La guardo in volto. &egrave davvero molto bella e curata, forse ha più anni di quelli che riesce a dimostrare con il trucco, ma &egrave decisamente molto bella. Gli occhi sono castano chiaro e le labbra hanno una forma molto invitante, evidenziate da una tonalità di rosa molto chiaro e naturale. Ho sempre ammirato le donne che tengono così tanto al ...
    ... loro aspetto ma che allo stesso tempo sembra che lascino tutto al naturale. Non riesco a capire come fanno, veramente. Io ogni volta che provo a truccarmi sembro Sbrirulino ubriaco’
    
    Arriva finalmente l’ascensore. Entro per prima, schiaccio il settimo piano e mi sistemo in un angolo del grande vano. La donna schiaccia il nono e rimane al centro. La posso osservare da dietro. La gonna aderisce perfettamente alle sue curve. La cucitura sottolinea la piacevole curva dei glutei finendo in uno spacco malizioso che si apre e fa intravedere l’interno coscia morbido e ricoperto da delle leggerissime calze a rete finissima. Una lunga linea dritta corre lungo entrambe le gambe e finisce dentro le sue scarpe. Ripercorro tutto il suo corpo, risalgo piano con lo sguardo fino alla sua schiena e alla fine al suo volto. Vedo che mi guarda di sbieco con un sorriso malizioso sulle labbra. Il fatto di essere stata scoperta mi imbarazza parecchio, credo proprio di essere diventata paonazza, cerco di distogliere lo sguardo. I piani passano lenti.
    
    D’improvviso una scossa. Un movimento strano, oscillatorio. Ci guardiamo con preoccupazione appoggiandoci entrambe al reggimano più vicino. Non facciamo in tempo a dire niente, arriva una seconda scossa molto più forte, l’abitacolo oscilla ancora e sbatte forte contro le pareti esterne provocando un rumore assordante, ci stringiamo d’istinto l’una all’altra. La luce va via, l’ascensore si blocca di colpo buttandoci in terra. Si sentono urla dalla ...
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