Sensazioni (parte seconda) - Racconti Erotici

Sensazioni (parte seconda)

"Sì pronto, con chi parlo?"

"ciao, io sono Virginia e tu? non sei Serena?"

"No, guarda credo proprio tu abbia sbagliato numero, io sono Sara, mi hai mandato un messaggio ieri sera e uno stamattina ma credo proprio che io non sia la persona con cui ti saresti dovuta vedere stamattina".

"Cazzo!" - si sentì dall'altro capo del telefono- "devo aver copiato male il suo numero di telefono!"

Sara stava per chiudere la telefonata quando quell'esclamazione e quel turpiloquio le destarono un po' di compassione e le strapparono un sorriso; quante volte anche lei aveva combinato qualche gaffe anche se non di quella natura ovviamente.

Marco, nei messaggi precedenti che si erano scambiati sul sito di incontri, aveva fatto davvero una descrizione approfondita di come era Sara, non solo da un punto di vista fisico ma anche, e soprattutto, da un punto di vista mentale; le aveva detto di fingersi spaesata, imbarazzata e impacciata; qualità che avrebbero fatto colpo su Sara perché sapeva che lei presa da quella grande generosità e umana bontà che aveva, avrebbe fatto il possibile per aiutare Virginia.

"Mi spiace per te, ma non sono il tuo principe azzurro", sembrò quasi scusarsi per non poterla accontentare.

"Beh veramente io aspettavo Serena, non è il mio principe azzurro ma una splendida ragazza con cui ogni tanto mi vedo", rispose Virginia

"ah capisco, veramente il messaggio era piuttosto esplicito direi, non mi pare vi vediate soltanto" chiosò Sara. "Beh sì ...

... effettivamente diciamo che sono brava a dare certe soddisfazioni, basta che non glielo dici a Valerio!", azzardò con una battuta Virginia. "Valerio? e chi è?" chiesa Sara. "Il mio ragazzo, lui non lo sa ancora, ma mi piacciono anche le donne...ma scusa perché mi chiedi queste cose?" chiese Virginia.

"Scusami" rispose Sara imbarazzata, "effettivamente non sono affari miei", ma proprio mentre lo diceva le vennero fiammate di calore in testa; era sì imbarazzata ma visibilmente interessata ed eccitata all'idea di stare al telefono con una ragazza etero fidanzata che però si concedeva degli extra con una ragazza all'oscuro del suo partner.

"Scusami se te lo chiedo" disse Virginia, "ma per caso tu sei salentina?". "Sì, - si affrettò a dire Sara, perché?" "Beh il tuo accento lo denota....non dirmi che sei anche tu di Lecce?". "Sì" rispose Sara sorpresa da questa coincidenza. "Senti, non è che mi faresti un favore, sono qui all'ipercoop che mi sono fatta accompagnare ma adesso non so come fare per tornare in città, so che può sembrare inopportuno da parte mia, ma non è che mi daresti uno strappo in città, no? del resto sono qui col mio nuovo cellulare, non ho ancora memorizzato i numeri dei miei amici e davvero non saprei come fare a tornare in città e chi chiamare; tecnicamente sei la mia prima amica telefonica", disse Virginia sorridendo e cercando di tranquillizzare Sara.

Sara quasi rabbrividì di fronte a tale sfrontatezza, si sentiva indiscutibilmente incuriosita da questa ...