1. La mia vicina


    Data: 21/04/2018, Categorie: Tradimenti Autore: bingo26, Fonte: Annunci69

    Mi ero trasferito con la mia famiglia nella nuova casa, una porzione di una corte (tipologia di abitazioni molto diffusa nella mia zona, in cui le costruzioni si affacciano su una corte comune). Avevo notato la presenza di un’avvenente signora, mia vicina (quasi dirimpettaia), non più giovane ma matura al punto giusto (come si dice una milf). Con lei avevo scambiato pochissime parole del tipo: buongiorno, buonasera, siamo i nuovi vicini e così via dicendo. Niente di particolare quindi, sapevo solo che si chiamava Elena e pensavo fosse di provenienza dell’Est Europa per via dei suo tratti somatici. Una bella 50/55enne con un fisico che non aveva niente da invidiare ad una ragazza di 20 anni più giovane: alta 1,70 cm., fisico asciutto ma molto tonico, caschetto biondo platino, bel culo sodo, tette fantastiche (credo una IV misura). Le avevo fatto per così dire questa radiografia poiché eravamo in primavera già inoltrata e l’abbigliamento casalingo con il quale la vedevo sul balcone o sull’uscio di casa permetteva di far sì che il mio occhio da maschio sempre allupato potesse esprimere tali giudizi. Vestiva spesso con pantacollant (sotto si vedeva chiaramente che indossava dei perizoma) e magliettine sportive molto aderenti. Questo abbigliamento le donava veramente tanto anche perché con quel fisico se lo poteva permettere. Ho 45 anni e da quando ero ragazzo ho sempre avuto un debole per le donne più mature: professoresse, parenti, vicine, tutte mi arrapavano veramente tanto, ...
    ... molto di più delle mie coetanee. Questa attrazione mi era venuta quando a 17 anni una mia lontana parente, prozia di mia madre, mi dava ripetizioni di latino. Lei aveva circa 50 anni, una faccia da porca e atteggiamento molto disinibito specialmente quando eravamo soli. Mi accoglieva sempre in casa sua con vestaglie semiaperte dalle quale strabordava il suo corpo opulento (una splendida matura BBW).
    
    Tette contenute a malapena in reggiseni neri e di pizzo e gambe sempre in primo piano con calze autoreggenti di color grigio fumo. Per un ragazzo di quell’età quella visione faceva andare in tilt gli ormoni e difatti un giorno in cui non ce la feci più, dovetti farmi un segone nel suo bagno e depositare una quantità impressionante di sborra in un paio di sue mutande che avevo trovato nel cesto della biancheria. (racconterei con piacere il seguito di questa storia ma un’altra volta quando narrerò per filo e per segno l’inizio della mia breve ma intensa storia di scopate con questa signora).
    
    Comunque, torniamo a questa di storia…..
    
    Scambiando brevissimi dialoghi su come bisognava comportarsi all’interno della corte per le regole del buon vicinato, avevo già colto una certa porcaggine della signora: sia dal tono di voce un po’ basso che mi arrapa tantissimo (tipo quello di una certa presentatrice di Sky Sport), sia dal fatto che aveva cominciato, da qualche giorno, a prendere il sole sul balcone. Mi godevo tutta la scena poiché in quei giorni ero sul tetto a montare il motore ...
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