1. LA VECCHIA MI PALPAVA…


    Data: 21/04/2018, Categorie: Etero Incesti Autore: slurpo, Fonte: RaccontiMilu

    Questo fatto e’ accaduto realmente circa 15 anni fa’.
    
    Io avevo da qualche anno preso la patente e giravo con una fiat uno.
    
    Un giorno una mia vecchina mia vicina di casa mi chiese se potevo accompagnarla con la macchina al palazzo dell’inps per delle pratiche della sua pensione.
    
    Questa vicina in pratica era una simpatica vecchietta come quelle che se ne vedono in giro, capelli grigi alta circa 1,60 molto magra senza forme che potessero far sembrare che una volta era stata una donna giovane e piacente, insomma una vecchina semplice, anonima classica vicina di casa silenziosa.
    
    Non avevo molta confidenza con lei solo buongiorno e buonasera e non mi aspettavo che mi chiedesse questo tipo di favore, comunque quella mattina ,anna, questo era il suo nome mentre passavo sotto la sua finestra mi chiese il favore di accompagnarla,
    
    ed io accettai anche per educazione dato che era una persona che non aveva mai dato nessun fastidio in alcun modo.
    
    Lei scese salimmo in auto e ci avviammo verso il palazzo dell’inps.
    
    Mentre guidavo mi chiedeva come andava il lavoro, se avevo la ragazza e tutte quelle domande di rito, io mentre guidavo la osservavo e mi faceva tenerezza, vestiva con un maglioncino una gonna sotto il ginocchio collant color carne e un cappottino verdastro.
    
    Dopo un’ora arrivammo a destinazione, parcheggiai e lei mettendomi una mano sulla gamba mi disse di aspettarla qui che avrebbe fatto il prima possibile.
    
    Apri lo sportello e mentre scendeva fece leva ...
    ... con la mano sulla mia gamba per alzarsi dal sedile andando a scivolare sull’interno coscia e sfiorando con il dorso della mano la patta dei miei pantaloni.
    
    Lei chiuse lo sportello e si avvio e io rimasi li per li perplesso dicendomi che non l’aveva fatto a posta e dal modo in cui e’ andata via pensai nemmeno se ne e’ accorta.
    
    Mentre aspettavo, in tutto passo circa un’ora, pensavo all’accaduto e sinceramente il mio cazzo si era svegliato con una leggera erezione.
    
    Appena torno’ si scuso del tempo trascorso e sorridendomi disse che potevamo ripartire.
    
    Mentre guidavo notavo lei che si voltava spesso verso di me sorridendomi.
    
    Poi mise la mano sulla mia gamba e disse che di giovani gentili come me ne erano rimasti pochi e si scuso’ della mattinata noiosa che mi stava facendo passare.
    
    Io dissi che in fondo non era noiosa e che ero in buona compagnia.
    
    Continuai a guidare in uno strano silenzio con lei che in pratica mi massaggiava la gamba destra lentamente.
    
    Io non dissi niente credendo che era un suo modo innocente per ringraziarmi del passaggio.
    
    Poi velocemente mise la mano sopra il pacco e strinse con una certa forza, io che non mi aspettavo una cosa simile rimasi quasi di sasso, continuava a stringere e palpare poi levo’ la mano e disse: scusa ma quando mi ricapita un giovane come te, erano anni che non ne toccavo uno , forse non mi saluterai piu’ per quello che ho fatto ma se non lo facevo ora forse non lo avrei fatto mai piu’.
    
    Lo disse con una tale ...
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