1. Metamorfosi atto i°


    Data: 19/04/2018, Categorie: Scambio di Coppia Autore: SweetSweetHolySlut90, Fonte: Annunci69

    L'idea di esser una strafottente rizzacazzi mi piaceva, e tanto. In quel periodo girava così e l'interesse per un solo ragazzo non era nella mia mente. Ma quell'incontro casuale in facoltà, quella scopata desiderata da tempo in un posto inconsueto, il suo sapore di uomo, mi avevano letteralmente rapita.
    
    Quel tiepido giovedi primaverile le ragazze erano a far le fidanzatine dei calciatori del torneo di calcetto e, di star li a parlare di vestiti facendo finta di essere un'esperta di calcio, non mi andava.
    
    Fu un caso, quindi, andare a vedere quel film di Miyazaki come incrociare lo sguardo con quegli occhi magnetici. Fu un primo orgasmo mentale. Il bacio passionale letteralmente attaccata al muro. Scopare con quel vecchio accanto che chissà da quanto aspettava di farsi una sega su una giovane disinibita. Il sapore della sua sborra sul mio volto. Il parcheggio. Le sue mani che si stringevano al mio collo e la linea sottile tra il gioco di potere e il rischio di perdere il fiato da un momento all'altro. Quel suo sguardo tanto cattivo quanto eccitante...Mi aveva stregata. Andar via col mio fare distaccato non fu semplice quella sera.
    
    Gli avevo fatto credere di chiamarmi Giada, puro nome di fantasia detto li per li. Io di lui, non sapevo niente. Arrivata a casa nemmeno mi lavai, volevo che il suo odore rimanesse a lungo sulla mia pelle come se lavandomi lo avrei perso per sempre.
    
    Nei giorni successivi, quando volevo dedicarmi un minuto solo per me, andavo in ...
    ... automatico: pc, porno, categoria “all'aperto” o “pubblic”, play, mano nelle mutandine già umide e inizia la stimolazione del clitoride. La masturbazione mi piace. Perdermi in quei brividi che ti percorrono la schiena, immedesimarsi in quelle puttanelle che si fanno scopare da un apparente sconosciuto. Già, lo sconosciuto. Le immagini si ripetono nella mente, la mano massaggia sapientemente la fica grondante di umori, la schiena si inarca ed ecco il suo sguardo. CAZZO! Che goduta! Sono un lago. Guardo l'orologio e son già le 18.00, alle 18.30 inizio il turno al bar. Una doccia al volo, uno pantaloncino che mette in evidenza le rotondità del culo, una t shirt dei super eroi per continuare con l'immagine della studentessa dedita ai suoi studi e non famelica di cazzi, le mie fedeli Converse.
    
    Giunta al bar, Lorenzo mentre esce mi palpeggia il culo, sussurrandomi che prima o poi me lo farà. Io sorrido e glielo lascio credere. Una volta arrivata dietro al bancone, Agata mi dice che è passato a cercarmi un biondino, forse un po' più grande, occhi chiari. É lui. Le gambe tremano e un torpore invade il mio corpo, specialmente nella zona della passera. Al solo pensiero vorrei andare in bagno e sfondarmi la fica con un ditalino pensando che presto avrò di nuovo il suo odore addosso, le sue mani su tutto il mio corpo. Cerco di tornare alla realtà. Come ha fatto a sapere dove lavoro? E poi, Giada, era il primo nome che mi era passato per la testa. La cosa un po' mi spaventa, ma l'eccitazione ...
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