1. LA VECCHIA MI PALPAVA…2


    Data: 19/04/2018, Categorie: Etero Incesti Autore: slurpo, Fonte: RaccontiMilu

    dopo qualche giorno incontrai di nuovo la vecchia vicina anna sotto casa dicendomi con un gran sorriso che tornava dalla spesa ,infatti portava un sacchetto di plastica, mi disse che il suo frigorifero si spegneva in continuazione.
    
    l’accompagnai verso casa portandogli la busta della spesa per vedere se riuscivo a capire il problema del frigo.
    
    mi fece entrare e mi porto in cucina e appena spostai il frigo vidi il cavo consumato vicino alla presa, gli dissi che era un problema da poco e potevo ripararlo subito.
    
    ti va un caffe disse anna?
    
    senti io vado alla ferramenta qui vicino a comprare una presa tu intanto preparalo.
    
    in pochi minuti tornai cambiai la presa e poi mi fece accomodare su un divanetto vecchio e scomodo dove mi porto’ caffe con dei biscottini fatti da lei.
    
    mentre bevevo mi parlava della sua vita, mi sorrideva e ogni tanto mi fissava tra le gambe cercando di non farmi vedere da me, ma me ne accorsi,
    
    dopo un po’ dissi:
    
    anna che vuoi fare io tra un po’ vado via, vuoi continuare a dargli solo occhiatine o gli vuoi dare una carezzina?
    
    subito con un gran sorriso allungo la mano ed inizio la sua adorazione verso il mio cazzo.
    
    non vorrei che ti dia fastidio rispose.
    
    dissi: anna sinceramente mi piace che me lo tocchi, puoi farlo quando vuoi l’importante e’ che rimane tra noi e lo fai quando siamo soli.
    
    la sua palpata continuava sempre piu’ vogliosa e il mio cazzo sotto quel massaggio aveva raggiunto quasi la piena ...
    ... erezione.
    
    mentre mugugnava disse:
    
    ormai sei il mio amante segreto, se lo sapesse carla una mia amica morirebbe di invidia solo sapere che sono sola in casa con un giovanotto, figurati sapere che te lo tocco, mm mmm.
    
    poi dissi :
    
    se sono il tuo amante segreto non possiamo fermarci alla sola tua palpata.
    
    che vuoi dire rispose anna?
    
    mi alzai dal divano, la feci alzare, gli misi le sue braccia intorno al mio collo e la strinsi a me come se ballassimo un lento, lei stupita, iniziai a strofinarmi a lei soprattutto con il cazzo duro sul suo ventre.
    
    anna inizio con delle risatine isteriche coprendosi gli occhi con una mano, dicendo: che mi fai fare odddiiio che vergogna,
    
    le misi una mano sul culo spingendola sempre piu’ verso di me per fargli sentire sempre di piu’ il mio cazzo su di lei.
    
    dato che era piu’ bassa di me non riuscivo a strofinarglielo li cosi’ la presi di peso, la misi seduta sul tavolo e allargandogli le gambe mi misi come prima ma ora la mia patta spingeva nel posto giusto.
    
    le mie mani sulle sue chiappe spingendola a me e leggere rotazioni da destra a sinistra e viceversa per esaltare la strofinata.
    
    che vergogna che vergogna continuava a dire tra mezze risate.
    
    anna se ti da fastidio smetto ma se ti piace continuo.
    
    dimmi tu?
    
    no mi piace solo che mi vergogno.
    
    ho io la soluzione.
    
    lasciai una chiappa, le misi la mano sul mento e la baciai.
    
    si irrigidi’ e rimase di sasso non se lo aspettava.
    
    mi staccai e rimase muta con gli occhi ...
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