1. Mia mamma isabella, incredibile ma vero (prima parte)


    Data: 19/04/2018, Categorie: Tradimenti Autore: cinziandrea, Fonte: Annunci69

    L’incredibile scoperta che avevo fatto al mare (per i dettagli vi rinvio al racconto “L’inizio, mia mamma, la sorpresa e un nuovo mondo”) aveva lasciato inevitabilmente in me tanti dubbi, interrogativi, sensazioni particolari. Dalla rabbia iniziale per l’idea che mia mamma tradisse senza scrupoli mio padre, ecco la scoperta che mi aveva lasciato di sasso: mio padre era consapevole, consenziente ed anzi era proprio lui a spronarla in queste avventure. Roba da non crederci, anche perché non avevo mai letto né sentito di storie simili. Lì per lì, mi sembrava di aver scoperto una realtà incredibile, quasi folle. Una cosa difficile anche solo da immaginare, una cosa di cui vergognarsi. Avevo sempre pensato alla famiglia come ad un recinto sacro, ad un luogo in cui vige armonia, normalità. Personalmente, prima di quella scoperta, non avevo mai avvertito alcun segnale che potesse far pensare ad una situazione del genere. La mia, come raccontavo, è sempre stata una bella famiglia, serena, in cui i miei genitori sono sempre andati d’accordo. Sì, mia mamma è sempre stata una bella donna, affascinante, fatta bene ma come dicevo nel precedente racconto il suo personaggio non era mai sfociato nella volgarità. Per parlare terra terra, mia mamma, Isabella, era una gran bella donna ma non era mai stata un “puttanone”. Ci sono quelle donne mature che si vedono magari a ballare o a fare la spesa, vestite provocanti, con colori sgargianti e trucco pesante, quelle donne che ti viene da pensare ...
    ... subito che sono in caccia. Così non era per mia mamma, una bellissima donna, sempre curata, sempre ben vestita e in forma ma mai esageratamente sfacciata nel mostrarsi.
    
    Strideva, nei miei pensieri concitati in quel periodo, l’idea che mi ero sempre fatto della mia famiglia con la realtà che avevo scoperto, una realtà in cui una moglie e mamma di 47 anni si faceva scopare come una liceale da un giovanotto qualsiasi con il benestare del marito. Non fu un periodo semplice, come sempre accade quando scopri qualcosa di molto particolare e, io avevo 18 anni, non hai gli strumenti e la maturità per poter contestualizzare e capire. Inevitabilmente guardavo i miei con occhi diversi, cercavo di studiarne la nuova veste che avevo scoperto improvvisamente. Non riuscivo però ad essere critico nei loro confronti, non riuscivo a considerarli “pervertiti” o “deviati” proprio perché parallelamente a quel segreto continuavano ad essere una coppia normalissima di genitori perfetti. La mia confusione era aggravata ovviamente da un altro particolare: non potevo confrontarmi con i miei amici, non potevo dirlo a nessuno, non avevo persone intorno a me alle quali chiedere spiegazioni per cercare di capire.
    
    I mesi successivi trascorsero normalmente, io andai all’Università, quindi fui costretto a trasferirmi a circa due ore da casa. Tornavo dai miei ogni venerdì pomeriggio, per poi rientrare nel mio appartamento la domenica sera, in modo da essere pronto per le lezioni del lunedì. Per qualche ...
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