1. Fammi godere


    Data: 09/04/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: midnight589, Fonte: RaccontiMilu

    Più leggo storie di dominazione, più, nella mia testa, compaiono domande. E’ questo quello che sono?
    
    Padrona. Schiava. Schiava. Padrona.
    
    Sono etichette che mi rispecchiano?
    
    Io mi sento solo Donna.
    
    Mi sento donna quando, rientrati a casa, non abbiamo tempo da perdere. E mentre la porta sbatte, stiamo già lottando con i nostri vestiti.
    
    Mi sento donna quando le tue mani ‘ calde, così diverse dai ghiaccioli che mi ritrovo io ‘ mi sollevano la gonna con movimenti bruschi, senza tanti complimenti, infischiandotene di sgualcirmi il vestito, infischiandotene di essere delicato e premuroso.. E perchè poi dovresti esserlo? Io non te l’ho mai chiesto. Io non lo voglio.
    
    Mi sento donna quando sento il tuo corpo imponente contro il mio, quando mi stringi e mi fai mancare l’aria nei pomoni. Sei un uomo. Sei più forte di me. E questo è semplicemente giusto. Ed eccitante. Ti stupisci quindi delle mie mani che corrono ai tuoi pantaloni, lottando con la cinta, e poi con i bottoni e la zip di quel maledetto jeans? Ti stupisci se te li abbasso solo quanto basta per liberare la tua erezione e prenderla tra le mani?
    
    Mi sento donna quando mi giri così, con un colpo secco, e altrettanto decisamente mi sposti il perizoma e così, in piedi, contro il muro del corridoio, con il vestito sgualcito addosso, ancora sui tacchi, mi prendi e mi fai tua. Senza carezze, senza stupidi preliminari, senza sdolcinatezze. Non ce n’è bisogno. Io ti voglio. Ti voglio sempre.
    
    Mi sento donna quando ...
    ... sento il tuo uccello dentro di me. Te lo hanno mai detto quanto è perfetto? Ti ho mai detto quanto io lo veneri? Dritto, rigido, con quella leggera inclinazione a sinistra che sfrega ancora di più contro le pareti della mia figa ad ogni tuo movimento, ad ogni tuo affondo. Ti ho mai detto che mi sento soddisfatta solo quando sei dentro di me? Che ogni tuo singolo movimento mi fa tremare di piacere, che non ho aspettato altro per tutta la sera, e che quando sento le tue unghie affondare nel mio interno coscia, tirandole per aprirle di più, quasi muoio di piacere? Le tue unghie. Dio, le tue unghie. Ti stupisci se un urlo abbandona la mia bocca? E quando poi mordo la mano con cui mi volevi imbavagliare, ti stupisci davvero del mio morso?
    
    Mi sento donna quando abbassi la guardia per questo gesto inaspettato, ed io ti spingo via, fuori da me. Mi guardi spaesato.. Non te lo aspettavi? Non ti aspettavi che ora ti stia mordicchiando anche le labbra, prima di darti il primo bacio della serata? Non ti aspettavi le mie mani sul tuo petto, a tirare la tua camicia, facendo saltare uno dopo l’altro tutti i bottoni? Non ti aspettavi la mia spinta, e di cadere col culo sul pavimento del corridoio? Mi vedi scendere in ginocchio, mettermi tra le tue gambe, toglierti le scarpe, toglierti i jeans, toglierti i boxer. Sei nudo, hai solo una camicia aperta addosso. Sei bello. Dio quanto sei bello: semi-sdraiato ti reggi sugli avambracci, gli addominali parzialmente contratti, il tuo uccello duro ...
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