1. Matilde 04-07 - il pericolo tra le cosce


    Data: 09/04/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Alex46, Fonte: Annunci69

    Il mattino della domenica piove ancora, pare che diluvi in tutta Italia. Michele ha dovuto fare un breve salto in ufficio, io me la godo crogiolandomi a letto. Mi chiama Debra, comunicandomi tra le altre cose d’essersi appena toccata e di essere venuta solo pensando cosa avrebbe fatto con noi questa sera. Chiede anche mie notizie.
    
    - No, io dormicchiavo...
    
    - Oh, scusami, amore.. e Michele?
    
    - È in ufficio, tornerà per pranzo, ma magari andiamo fuori da qualche parte.
    
    - Va bene, vi telefono più tardi, più o meno quando parto.
    
    - Sta attenta però, guarda che ci sono nubifragi ovunque...
    
    - Sì, sì, starò attenta. Ciao, amore, un bacio.
    
    - Un bacio!
    
    A questo punto devo alzarmi per la doverosa puntata in bagno. Ho tutto il tempo di prepararmi, di rimirarmi, di pensare ai miei amori, di vedere allo specchio quanto sono bella, di pensare a ieri e agli spettacolini erotici conditi da altrettanti orgasmi che avevo prodotto per Michele.
    
    Ho anche modo, sorseggiando un buon caffè, di pensare per l’ennesima volta alla nostra situazione anomala, alle promesse che ci siamo fatti recentemente. Prima avevo il terrore che mi dicessero di andarmene via, ora ho meno paura di questo, ma sono un po’ ossessionata dal voler mettermi più in regola di quanto io stessa mi senta. Forse sono meno ribelle di una volta, l’ha ammesso perfino mia mamma l’altro giorno al telefono, quando cercava, senza riuscirci, di sapere qualcosa di più sul mio conto: ma è perché non sa cosa sta ...
    ... succedendo, lei crede che io abiti qui da sola, ho trovato sempre scuse per non farle vedere la casa, ma ormai tutto questo non può più reggere... Sicuramente s’immagina che io conviva con un uomo. Se sapesse...
    
    Mi sto agitando, e non è giusto. Non voglio che Michele ritorni e mi veda inversa, e non parliamo di quando tornerà Debra.
    
    In più la telefonatina di lei mi ha un po’ eccitata, oltre che sorpresa, e non voglio essere da meno.
    
    Sono così carina che mi viene voglia, più che fare dell’autoerotismo, di fare dell’autoesibizionismo, almeno subito.
    
    Più che di godere ho voglia di vedermi godere.
    
    Sono appena uscita da un magnifico bagno ristoratore, rigenerante direi. Ora sto frugando nei due guardaroba, alla ricerca di qualcosa a mettermi, qualcosa che mi faccia sentire figa al massimo senza sembrare volgare. Una camicia azzurra di Michele (sbottonata), una minigonna di cotonina nera, le mie scarpe preferite. Mi guardo allo specchio, in posa, con la fantasia mi vedo ancora sul set fotografico: ma questa volta il fotografo non c’è, e tutto questo è per il mio piacere. Mi apro di più la camicia, per adorarmi il seno, ma intanto mi guardo negli occhi, oggi di un azzurro particolarmente intenso e sottolineato dalla camicia. Provo varie posizioni, di fianco, di tre quarti, di fronte. Lo specchio mi rimanda sempre un’immagine che mi gratifica.
    
    Mi appoggio sulla sedia che di solito usiamo per appoggiare i vestiti, mostrando il sedere allo specchio: mi volto per guardarmi ...
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