1. Il mio secondo pissing


    Data: 08/04/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Erotici Racconti Trans Autore: Syuzee, Fonte: RaccontiMilu

    ... sua altra schiava travestita e che a volte partecipava ai nostri giochi, come ad esempio proprio quel giorno. Il patto era chiaro, come del resto era già successo in passato in altri casi in cui Madame aveva ‘ giustamente ‘ ritenuto che io potessi essere un po’ recalcitrante. Prendere o lasciare. Se avessi accettato, la storia sarebbe continuata; viceversa, Madame mi avrebbe mollata e non sarei mai più stata la sua schiava. ‘Fammi sapere quando ti sentirai pronta.’
    
    Avevo riflettuto parecchio sulla questione, cercando di valutare i pro e i contro. All’epoca non c’era ancora internet, e le informazioni su questo tipo di giochi non erano esattamente disponibili dovunque. Sapevo da tempo ‘ per averlo letto nella rubrica ‘lettere al dottore’ di un giornalaccio, dal barbiere ‘ che bere la pipì non era nocivo, a patto che il ‘donatore’ fosse sano ‘ e Madame lo era di sicuro. Tuttavia trovavo l’idea in se troppo ripugnante. Anche se di cose ripugnanti con Madame ne avevo già fatte, e parecchie.
    
    Avevo provato a chiedere l’opinione di alcuni amici, come se si trattasse di uno scherzo, ma in risposta avevo ricevuto una serie di sghignazzate e sfottò di cui mi vergognavo ancora. Come estrema soluzione, nella solitudine del mio bagno avevo riempito un bicchiere con la mia stessa pipì, ma non ero riuscita nemmeno ad avvicinarlo alle labbra per lo schifo.
    
    Però l’alternativa era quella di perdere Madame, per sempre. Per sempre. E sapevo che lei non scherzava su questo punto. Una ...
    ... volta avevo visto il suo precedente schiavo, ‘licenziato’, implorare per un pomeriggio intero davanti al suo citofono, senza esito. Ero disposta a perdere tutto questo?
    
    Avevo sperato che, lasciando passare un po’ di tempo, forse Madame se ne sarebbe dimenticata. Beata speranza, il momento invece era giunto. In un lampo, riflettei: con i suoi ‘ pur scarni ‘ complimenti la Padrona mi aveva dimostrato senza alcun dubbio di essere soddisfatta di me per come avevo ‘accolto’ il cuneo, e adesso non mi andava proprio di rovinare tutto e deluderla con un rifiuto. Inoltre, sentivo dentro di me la sensazione che avrei potuto far bene anche questa cosa.
    
    ‘Qual è la risposta, Syuzee?’ Presi coraggio e annuii impercettibilmente con il capo, vergognandomi. ‘Come dici?’ sorrise maliziosa. Persi ogni residuo di dignità e ripetei il gesto, stavolta con molto più vigore. ‘Bene,’ commentò Madame, mentre le si allargava sul viso un ghigno tra il compiaciuto e il crudele. Sentii il mio viso avvampare di vergogna.
    
    Madame si accovacciò di nuovo, e mi legò ciascun polso alla relativa caviglia con delle fasce di cuoio. Il busto che indossavo mi bloccava addome e torace, polsiere e cavigliere mi tenevano immobilizzata, mentre il cuneo mi riempiva e mi teneva cementata al terreno. La bocca era tenuta spalancata dalla gag. Non avevo scampo. E io che mi ero illusa che il cuneo sarebbe stata la parte più difficile della giornata!
    
    Avrei dovuto sentirmi impaurita e nauseata per quello che di lì a ...
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