Le fantasie di Anna | Milf Desires Club - Racconti Erotici

Le fantasie di Anna | Milf Desires Club

La nostra casa di produzione non era aperta da molto ma in pochi anni avevamo raggiunto buoni obiettivi in termini di visualizzazioni nei maggiori siti dedicati.

Era però un periodo di stasi e avevamo bisogno di qualche nuova idea per emergere da quella infinita di video che si trovavano in rete, quasi tutti uguali e poco erotici.

Per fortuna mi venne un idea che stravolse completamente tutte le produzioni fatte precedentemente e ci diede un notevole successo in rete.

Milf Desires Club era il titolo che trovai per il nuovo format che ideai. Ovvero dare la possibilità a qualsiasi donna lo volesse di trasformare le proprie fantasie sessuali e registrarle in un video.

Mettemmo così diversi annunci in diversi siti specializzati e dopo poche settimane non mancarono le richieste per parteciparvi. Loro mettevano a disposizione le loro fantasie e noi mettevamo a disposizione l’oggetto dei loro desideri, che fossero uomini o donne.

Dopo diversi colloqui con numerose donne, per lo più sposate, trovammo la persona che cercavamo.

45 anni, sposata da 15, della provincia di Vicenza e vogliosa di soddisfare tutte le sue voglie che a detta sua il marito non era riuscito negli anni.

La signora in questione che chiameremo Anna, era la classica insospettabile, molto raffinata nei modi, simpatica, capello alle spalle castano scuro, qualche leggere ruga intorno al contorno occhi e con un corpo di tutto rispetto. Fissammo la data per registrare il video, in un primo ...

... pomeriggio di una giornata autunnale dell’anno scorso. Anna si presentò puntuale alle 14 e con tutti gli esami che le avevamo chiesto. Il nostro studio lo avevamo allestito diversamente dal solito, c’era il classico divano giallo, ormai il nostro marchio di fabbrica, un tappeto molto grande per terra, una luce più soffusa del solito e uno sfondo rosso bordò e nero per dare un pò più di calore e intimità al video. Anna era vestita in maniera del tutto quasi normale, una gonna nera sopra il ginocchio, scarpe con il tacco, abbastanza sobrie, calze scure autoreggenti e una camicia fantasia molto elegante. Sopra una giacchina leggera in pelle. Niente che potesse farla sembrare una del mestiere. Cominciammo un pò a parlare di come sarebbe funzionata la cosa e cosa avrebbe potuto fare e non fare davanti la telecamera. Sembrava non vedesse l’ora di cominciare finché non le chiesi di spogliarsi per vederla nuda e vedere se c’era bisogno di truccarla e nascondere eventuali imperfezioni del corpo come ad esempio brufoli, botte, ecc. A quel punto Anna si irrigidì un pochino ma dopo averle spiegato che era soltanto prassi e che alla fine sapeva fin dall’inizio cosa stava facendo si lasciò convincere e dopo aver fatto uscire un pò di addetti ai lavori dallo studio per metterla un pò a suo agio Anna cominciò a spogliarsi. Io rimasi davanti a lei dicendole che avevo già visto donne nude e lei dopo aver accennato una risatina nervosa, con tutta calma cominciò ad aprirsi la camicia e poi si sfilò la ...