1. Lorena


    Data: 03/04/2018, Categorie: Trans Autore: pablomat, Fonte: xHamster

    ... si piegò leggermente in avanti ed io, che ero inginocchiato dietro di lei, divaricai con le mani i suoi glutei intravedendone così il bellissimo, nero, ed osceno fiorellino. Mi tuffai con il volto dentro quello splendore e leccai instancabilmente il suo buchetto con avidità, umettandolo per bene ed infilandogli ripetutamente la punta della lingua, aiutato in questo dal movimento ondulatorio di Lorena che gemeva e mi incitava. In quella posizione riuscivo anche, e con piacere, a leccare la base dei testicoli di Lorena che erano piccoli come noci ma lisci, depilati e profumati. Dopo svariati minuti di questa pratica, Lorenza si giro esibendomi davanti al volto, il suo cazzo eretto, di normali dimensioni, ma bello duro. Era ciò che aspettavo. Lo ingoiai famelico, leccandolo, baciandolo, passandogli la lingua dalla radice alla punta, succhiandogli i testicoli con ingordigia. Contemporaneamente le mie mani accarezzavano quelle stupende cosce velate dalle calze. Ero all’apice della voluttà e non mi ero ancora spogliato. L’uccello mi tirava in modo pazzesco, facendomi male, e sembrava chiedermi disperatamente di liberarlo dai pantaloni. Lorena, evidentemente avvedutasi di ciò, si staccò da me e, dopo avermi fatto risedere sul divano e toltimi i pantaloni, iniziò a leccarmi lo scroto e, con la punta della lingua, a risalire e scendere lungo la mia asta, che era dura come l’acciaio, senza peraltro quasi toccarla con le mani. Tutto ciò mi provocava dei brividi intensi lungo la ...
    ... schiena e credo che solo la maestria dimostrata da Lorena in tale circostanza mi abbia evitato di venire immediatamente. Infatti, intervallava la sua lenta azione con brevi pause che mi consentivano di riprendere un minimo di controllo sui miei sensi. Dopo alcuni minuti di questa pur entusiasmante pratica, Lorena, guardandomi intensamente negli occhi, mi chiese se volevo possederla. Era come chiedere ad un bimbo se volesse un regalo. Mi sentivo al settimo cielo. In un batter d’occhio, e senza alcuna difficoltà rispetto ad altre volte in cui avevo in detta circostanza avuto un afflosciamento di tensione, mi infilai il preservativo avvicinandomi a Lorena che si era già posizionata alla pecorina. Indirizzai la punta del membro verso quell’agognato pertugio che mi si apriva di fronte, e che già avevo abbondantemente umettato con la mia saliva e l’inserimento fu dolce, aiutato dalla spinta graduale che Lorena fece con il suo bacino. Una volta dentro di lei, sentii il suo sfintere avvolgere perfettamente il mio uccello, irradiandolo piacevolmente del suo calore, ed iniziai con un lento andirivieni, ben sapendo che non avrei resistito tanto visto il mio grado di eccitazione, ormai al limite. Infatti, dopo alcuni colpi, sentendomi il basso ventre ribollire, aumentai il ritmo delle spinte facendo gemere di piacere la mia partner. Ormai ero fuori controllo Non resistevo più. Feci appena in tempo ad estrarre il pene dal culo di Lorena, e liberarlo dal preservativo, che esplose in un primo ...