1. A volte un ex


    Data: 31/03/2018, Categorie: Sensazioni Autore: Sabina_Riva, Fonte: RaccontiMilu

    A volte un ex
    
    Eccomi qui. A cena da Esteban. A un anno e mezzo dalla nostra rottura. E’ la sera del mio compleanno e lui ha cucinato per me. “E’ un suicidio cucinare pasta per un italiana, ma spero che ti piaccia”. Gli metto una mano sulla spalla e lo guardo con una finta espressione da antipatica. “Mah! …Se hai imparato qualcosa stando con me posso sperare di non vomitare..”
    
    La familiarità della sua cucina, dove mi muovo come fosse la mia, il suo sguardo serio e gentile, che sento su di me quando sono voltata, il nostro muoverci allegro l’uno intorno all’altra. Questa complicità mi riscalda come il caldo sole primaverile che splende su questa splendida fine di giornata. Oggi compio ventotto anni. Avrei dovuto festeggiare a tutt’altra latitudine, ma la vita prende pieghe inaspettate e così questa sera sono qui, dove non avrei mai immaginato.
    
    Mi sento rilassata, la presenza di Esteban mi rassicura e mi reinserisce in un ciclo che parte dal passato e arriva fino al futuro. Lui è sempre lo stesso. Solo un po’ più adulto e più muscoloso. Ma ha lo stesso profumo naturale di sempre, gli stessi movimenti felini e soprattutto gli stessi immancabili calzini bianchi che detestavo. Sono sicura che li ha messi per provocarmi. Ma adesso a vederli mi viene solo tenerezza. Mangiamo con tranquillità, parlando poco. Poi ci sediamo sul divano e mi metto a raccontargli dei miei progetti, delle mie amiche. Lui mi ascolta e mi guarda con un misto tra dolcezza e disagio. Raccontami ...
    ... Esteban, raccontami di te, delle tue paure, dei tuoi tormenti. E’ da così tanto che non parliamo davvero. Parlarti mi è mancato, mi è mancato il tuo capirmi senza sforzo, la tua sensibilità innata, la tua capacità di comprendere le emozioni più profonde del mio animo. Questo non glielo posso dire, ma lo guardo e spero che lui capisca. Raccontami, raccontami di te. D’un tratto inizia a parlare come un fiume in piena, mi fa partecipe di tutto un anno di vita vissuta lontano da me, le sue paure, le sue esperienze, le sue speculazioni. Io non ci sono nei suoi racconti, ma ci sono allo stesso tempo. Io sono il suo rimpianto, il suo vuoto, la sua assenza. Io che non sono più tornata quando lui si era finalmente deciso, io, stanca di aspettare che si decidesse a impegnarsi seriamente, mi ero innamorata di un altro. Tomas. Entrato nella mia vita come un tornado per prendersi tutto ciò che di buono e bello potevo donare per poi gettarmi via con il cuore spezzato, travolta dal suo non senso. Credo di essere finalmente guarita dalla mia ridicola ossessione per l’Amore. Amavo Esteban, amavo Tomas. La passione, la condivisione… l’Amore è stato folle e intenso, eppure adesso non sono rimaste neanche le ceneri in sua memoria. Solo qualche cicatrice ben nascosta dai miei sorrisi. Che senso ha l’Amore? Non ne ha proprio.
    
    E adesso sono qui, con Esteban, seduta con le gambe incrociare sul suo comodo divano. Anche lui è nella mia stessa posizione. Chi ci vedesse non penserebbe mai che è da così ...
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